Su Israele c’è una sinistra che sta commettendo lo stesso errore commesso con le Brigate Rosse: netto Furio Colombo ai microfoni de Il Foglio. “Lascia circolare nel suo discorso la propaganda di Hamas, come fosse la limpida voce del popolo palestinese, anzichè quella di un’organizzazione terroristica feroce, contro la quale è necessario schierarsi e denunciare, come fece l’operaio comunista Guido Rossa con le Br”, l’analisi senza filtri dell’ex parlamentare dell’Ulivo.
Colto da tristezza e sconforto per le parole di Fratoianni sulla strage dell’ospedale di Gaza, Colombo non ha utilizzato troppi giri di parole: “Fratoianni si è prestato a rilanciare in rete il volantino della propaganda di Hamas, che dà subito la colpa a Israele, facendosi portavoce della loro versione dei fatti”. Ma c’è anche l’Anpi a lasciare l’amaro in bocca, con la sua narrazione filo-Hamas: “È desolante vedere ciò che rimane della Resistenza italiana prestarsi alla grande distribuzione di propaganda islamista”.
La versione di Furio Colombo
Colombo non ha mai fatto mistero della sua vicinanza a Israele e sta conducendo una battaglia all’interno della sinistra italiana: “L’antisemitismo, che in Italia era stato una prerogativa fascista, della destra, è penetrato a sinistra, come l’umidità che si diffonde da una parete all’altra della casa”. Pur contestando il premier Netanyahu, Colombo continua a manifestare il suo appoggio a Tel Aviv ma anche all’idea di uno stato palestinese: “Io sono contro Hamas. Non contro la Palestina”. Soffermandosi sui palestinesi e sul sostegno ad Hamas, l’ex direttore dell’Unità ha precisato che a Gaza tutto è sottoposto a un controllo totalitario: “E dispiace che una parte della sinistra italiana distribuisca o lasci distribuire i volantini della propaganda. Anziché denunciare come Guido Rossa i terroristi”.