I furti in casa, sono tra le peggiori paure dei cittadini, un tipo di reato che è in costante aumento del 7,2% ogni anno, ed in base ai dati riportati dal quotidiano ItaliaOggi, almeno nove milioni di italiani ne hanno subito uno. Tanto che nei sondaggi condotti dal Censis e dall’Osservatorio sulla sicurezza della casa emerge che, essere vittima di intrusioni domestiche è il timore più diffuso con il 52,8% della popolazione, che aumenta poi nel caso di residenza in una casa singola o villetta. Ma grazie alle ultime tecnologie esistono alcuni sistemi che potrebbero aiutare nel prevenire questo tipo di problema.



In particolare la risposta da settore domotica e smart home che propone sempre più soluzioni per il controllo degli ingressi e la videosorveglianza attivabile anche da smartphone. Sempre secondo i dati analizzati infatti, una grandissima parte degli intervistati, circa il 76,1% ha dichiarato che i sistemi di sicurezza domestica sono tra i migliori deterrenti per i furti e le intrusioni, e non solo. Moltissimi hanno confermato inoltre di aver acquistato già o di essere disposti ad investire su queste tecnologie per stare più tranquilli. La conseguenza è quindi anche che il mercato in questo settore è in netta crescita.



Rapporto Censis, le regioni italiane dove c’è meno rischio di furti in casa

Secondo le stime del rapporto Censis, in collaborazione con Verisure Italia, nella classifica della sicurezza nelle regioni italiane si attestano al primo posto per minore rischio di furti e reati connessi agli ingressi nelle abitazioni private le Marche, con il maggior valore di indice che rappresenta un minore allarme sociale assoluto. Seguono poi il Friuli Venezia Giulia ed il Trentino Alto Adige. Mentre le regioni meno sicure per quanto riguarda il rischio furti domestici ed intrusioni sono: la Puglia, la Campania ed il Lazio.



Per questo i sistemi di allarme sono sempre più venduti, ed il mercato della smart home e della videosorveglianza controllabile attraverso lo smartphone sta facendo numerosi progressi. Soprattutto perchè i prodotti sono diventati di più facile utilizzo e più accessibili in termini di prezzo. Unico problema potrebbe essere rappresentato dalla cyber sicurezza. Infatti con l’introduzione della domotica è cambiata anche la criminalità e aumentano i reati connessi alle truffe informatiche nuovi rischi di furto di identità piuttosto che una vera e propria intrusione fisica tra le mura di casa.