Ancora un atto sacrilego in una chiesa, anzi una cattedrale, in Francia, episodi che da qualche tempo si ripetono frequentemente. Questa volta è successo nella Cattedrale di Sainte-Marie d’Oloron, nella città di Oloron-Sainte-Marie, poco distante dal confine spagnolo, lungo il Cammino di Santiagio. I ladri non hanno avuto scrupoli, distruggendo il portone dell’edificio con una macchina appositamente attrezzata come un ariete e quindi si sono diretti nella cappella dove erano custoditi oggetti sacri e liturgici. Per impossessarsene hanno devastato le sbarre di ferro poste a protezione di calici, cibori e altri oggetti sacri. Non si sa se fossero particolarmente antichi e di valore, ma come ha detto il vescovo Marc Aillet di Bayonne e Oloron si è trattato di “un furto sacrilego in quanto oggetti di culto, alcuni dei quali ancora utilizzati in cerimonie di particolare importanza”. I ladri hanno rubato anche paramenti sacerdotali e un presepe secolare.



FURTI RELIGIOSI IN AUMENTO

La gente che vive nelle vicinanze della cattedrale ha sentito lo schianto dell’automobile e ha dato l’allarme ma la polizia è arrivata quando i criminali erano fuggiti. Secondo i testimoni si trattava di tre persone. La cattedrale risale al XII secolo ed è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1998. Herve Lucbereilh, sindaco di Oloron, ha dichiarato in un video che il furto ha danneggiando la città e che gli oggetti presi hanno un significativo valore emotivo e culturale anche ai residenti. Si tratta, ha aggiunto, di oggetti che ”fanno parte dell’immaginazione degli oloronesi, della loro storia, delle loro radici. È come se una parte del loro cuore fosse stata strappata.” L’attacco alla cattedrale di Oloron è l’ultimo di un’ondata di attacchi e rapine in chiese francesi. Nel 2018, ci sono stati 129 furti e 877 episodi di vandalismo nei siti cattolici in Francia, un numero quadruplicato rispetto al 2008. Per i primi tre mesi del 2019, nel Paese sono stati registrati 228 “atti anticristiani violenti”.

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