È stato raggiunto l’accordo tra Fca e Psa per la fusione che darebbe vita al quarto gruppo automobilistico mondiale. Lo rivela il Wall Street Journal, secondo cui il Consiglio di sorveglianza del gruppo francese avrebbe approvato l’accordo. Invece è in corso la riunione del Cda di Fca, che per ora non commenta le indiscrezioni, ma l’esito sarebbe già definito. L’annuncio potrebbe arrivare domani. Intanto, secondo l’AdnKronos, domani mattina è prevista la riunione straordinaria del Comitato di gruppo mondo con l’alleanza tra Fca e Psa all’ordine del giorno. Questo Comitato riunisce i rappresentanti dei dipendenti dove il gruppo Psa è presente nel mondo. È la più grande istanza sociale all’interno del gruppo francese. E dunque Psa in questo Comitato rende conto dei progetti di alleanza o acquisizione. In serata il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha chiarito che «c’è attenzione di tutto il governo, rispettoso di una trattativa di mercato ma anche consapevole che stiamo parlando di un’industria importantissima per il Paese». (agg. di Silvana Palazzo)
LINGOTTO “DISCUSSIONI PER CREARE UN NUOVO GRUPPO”
Importanti conferme in merito alla possibile fusione fra Fca, di cui fa parte Fiat e Chrysler, nonché Psa, il polo composto da Peugeot, Citroen e altre importanti realtà automobilistiche. Come scritto dall’edizione online di Repubblica, il Lingotto ha confermato le trattative in corso con i transalpini: “A seguito di recenti notizie in merito ad una possibile operazione strategica tra Groupe PSA e il Gruppo FCA, Fiat Chrysler Automobiles N.V. – si legge nel breve comunicato – conferma che sono in corso discussioni intese a creare un Gruppo tra i leader mondiali della mobilità. FCA non ha al momento altro da aggiungere”. L’annuncio è giunto stamattina poco prima delle ore 8:00, e prima della riapertura della Borsa. Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, il quotidiano che per primo ha scoperto lo scoop, il nuovo amministratore delegato del gruppo Fca e Peugeot diverrebbe l’attuale ceo di Peugeot, Carlos Tavares, mentre Elkann sarebbe il presidente. Oggi pomeriggio si riunirà a Parigi il cda di Peugeot per una seduta straordinaria, mentre quello di Fiat è convocato per domani. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I VANTAGGI RECIPROCI DI UNA FUSIONE FRA FCA E PSA
Circola con forza da qualche ora a questa parte la notizia in merito ad una possibile fusione fra il gruppo Fca, Fiat & Chrysler Automobili, nonché il Psa, gruppo di automobili francesi di cui fanno parte, tra le altre, Peugeot, Citroen e Opel. Il Sole 24 Ore ha analizzato i vantaggi di una possibile fusione fra i due marchi, a cominciare dai benefit che otterrebbero i transalpini, ovvero, quello di penetrare il mercato americano dove il gruppo è pressoché inesistente, a differenza invece della forza di Fca con marchi come Jeep o Ram. Fca, invece, otterrebbe la possibilità, sfruttando le modernissime piattaforme modulari di Psa, di costruire modelli diversi per taglia, brand e tipologia, nonché le auto elettriche e ibride. Inoltre il gruppo francese è molto radicato in Cina e nel mercati extra europei, di conseguenza allargherebbe di molto la possibilità di offerta dell’azienda italo-americana. Psa, infine, otterebbe la possibilità di un posizionamento in fascia premium grazie a modelli come Alfa Romeo e Maserati. Con un eventuale fusione fra i due gruppi, il nuovo polo automobilistico Fca-Psa si posizionerebbe al quarto posto assoluto nel mondo con quasi 9 milioni di veicoli prodotti in un anno, dietro all’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PSA NON COMMENTA LE NOTIZIE DI FUSIONE CON FCA
«Non commentiamo rumors di mercati»: così Psa – a cui fanno capo Peugeot, Citroën, Opel e Vauxhall – sull’indiscrezione lanciata da il Wall Street Journal a proposito della fusione tra Fca e Peugeot. La voce ha fatto volare in Borsa il titolo Fca e saranno molto importanti gli sviluppi delle prossime ore. Come riportano i colleghi de Il messaggero, i due gruppi hanno venduto complessivamente 8,7 milioni di automobili lo scorso anno, unendosi scavalcherebbero General Motors e si avvicinerebbero a Volswagen, all’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ed a Toyota. Marco Bentivogli, segretario generale Fim, ha commentato: «Difficile commentare delle indiscrezioni ma pare ci sia qualcosa di più, non è la prima volta che Elkann e Tavares si parlano. Sia il Gruppo Fca che Psa – sottolinea – hanno bisogno di alleanze. Sarebbe un clamoroso smacco per il governo francese che ha perso l’occasione di creare un campione europeo dell’auto con Fca e Renault. Qualsiasi alleanza deve essere utile a crescere nei mercati asiatici, ad avere tecnologie e risorse per la transizione all’elettrico». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
WSJ, FUSIONE FCA-PEUGEOT: “COLOSSO DA 50 MILIARDI DI DOLLARI”
Al momento è solo un rumors che arriva dagli States – il Wall Street Journal per l’esattezza – ma la notizia di una possibile fusione tra Fca e Peugeot-Citroen potrebbe essere la classica “miccia” da far esplodere l’intero mercato automotive mondiale. Secondo il quotidiano Usa sono in corso contatti tra il gruppo degli Elkann e i francesi per creare un colosso da 50 miliardi di dollari: si tratterebbe di una fusione in parti uguali e avverrebbe, per certi versi, su condizioni simili a quelle che avevano portato mesi fa alla possibilità molto concreta di una fusione tra Fiat e l’altro colosso francese, Renault-Nissan. Nel nuovo colosso automobilistico, spiega il Wsj, l’amministratore delegato di Peugeot Carlos Tavares diventerebbe il ceo mentre John Elkann, attuale presidente della Fca, assumerebbe lo stesso ruolo nella nuova maxi-società. Secondo la fonte del quotidiano vicina al dossier Fca-Peugeot, i colloqui al momento sarebbero ancora «fluidi» e potrebbero portare anche ad altre opzioni oltre alla fusione; sta di fatto che i mercati si scuotono e la seduta di domani si annuncia caldissima sul settore automotive.
FCA “ABBANDONA” RENAULT E VIRA SU PEUGEUOT
«Non sono a conoscenza di questi contatti: una cosa è certa, il fatto che Fca cerchi partner internazionali per realizzare joint venture è positivo. L’importante è che Fca continui a valorizzare gli stabilimenti e le produzioni italiana», commenta all’Agi il leader della Uilm Rocco Palombella, sottolineando come i partner di questo possibile accordo debbono aver un vantaggio «dal punto di vista dell’elettrico che è il valore aggiunto di cui Fca ha bisogno». Fca a Wall Street in questo momento sale sopra il 6% con uno slancio oltre i 14 dollari per azione (fonte Milano Finanza) mentre si attendono novità nelle prossime ore per una possibile fusione che cambierebbe se non radicalmente quantomeno pesantemente il mercato europeo e mondiale nel settore auto. Abbandonata la strada di Renault-Nissan, dopo le trattative-trame politiche che si sono succedute nei mesi scorsi, Elkann cambia registro e si proietta sull’asse Parigi-Detroit-Torino-Amsterdam per rilanciare il futuro della propria azienda con un occhio deciso al progetto di aggregazione internazionale.