Fusione nucleare: pronti 50 milioni di dollari per la ricercaa
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha annunciato al Global Clean Energy Action Forum di Pittsburgh lo stanziamento di 50 milioni di dollari per portare avanti progetti di ricerca in merito alla fusione nucleare. L’investimento andrà a sostenere le aziende che sviluppano progetti dedicati alla fusione. L’obiettivo dell’iniziativa del DOE è quello di favorire accordi tra soggetti privati e laboratori nazionali, università e altri enti non a scopo di lucro al fine di progettare un impianto pilota di fusione. Questo dovrebbe portare la stessa fusione ad una fattibilità tecnica e commerciale.
David Turk, vice segretario del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, ha affermato che “La fusione è una fonte on-demand, sicura e abbondante di energia senza emissioni di carbonio, in grado di trasformare il modo in cui generiamo e utilizziamo l’energia”, promuovendo così il lancio dell’iniziativa.
Fusione nucleare: l’investimento degli USA
Il vice segretario del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, ente che ha scelto di investire 50 milioni di dollari nei processi sulla fusione nucleare, ha spiegato che “Oggi ci sono quasi 5 miliardi di dollari di capitale privato investiti in società di fusione prevalentemente con sede negli Stati Uniti. Questa amministrazione è desiderosa di collaborare con queste aziende e lavorare insieme per accelerare il progresso verso un futuro alimentato dalla fusione, che offre abbondanza di energia e sicurezza energetica in tutto il mondo”.
I 50 milioni di dollari annunciati nella ricerca in merito alla fusione nucleare, saranno il primo investimento del governo degli Stati Uniti in società di energia da fusione che appartengono al settore privato. I 50 milioni di dollari stanziati dal DOE andranno ad aiuteranno le aziende ma non saranno sufficienti per costruire le costose centrali elettriche a fusione. Secondi dati della Fusion Industry Association, riportati dall’Ansa, il settore della fusione nucleare ha attratto 4,8 miliardi di dollari in capitale di rischio e altri finanziamenti solamente nel 2022, facendo segnare un aumento del 139% rispetto al 2021.