IL LANCIO DELLA MONETINA AL G20 DI ROMA
Nella seconda e ultima giornata di G20 a Roma, poco prima di trovare una prima storica intesa sul clima e il riscaldamento globale (tetto entro 1,5 gradi), il leader mondiali prima dei lavori si sono concessi una tradizionale “photo opportunity” alla Fontana di Trevi di primo mattino.
Con la prima domenica di ora solare, i leader dei 20 Paesi più sviluppati a livello economico si sono dati appuntamento come dei normalissimi turisti davanti all’iconica piazza Piazza di Trevi: guidati da Mario Draghi si sono poi “esercitati” al lancio della monetina, tranne lo stesso Presidente del Consiglio italiano che si è limitato a sorridere e “dirigere” le operazioni del “rituale”. Informa Palazzo Chigi, è stata usata una moneta da 1 euro coniata in Italia apposta per il vertice: sul retro infatti vi si trova l’office dell’Uomo Vitruviano di Leonardo, simbolo del G20. Modi e Sanchez i più scatenati, Macron un po’ impacciato, Johnson al solito “guascone” e Angela Merkel invece dopo aver lanciato la monetina ne ha approfittato per rinfrescarsi le mani nella Fontana di Trevi.
G20, L’AGENDA DELL’ULTIMO GIORNO
Assente eccellente al lancio della monetina prima del G20 il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, impegnato in due importanti eventi della mattinata romana: alle ore 9 il leader Dem si è recato in Basilica di San Pietro per la Santa Messa domenicale in forma privata (senza Papa Francesco) mentre poco dopo le 10 ha preso parte ad un breve bilaterale con il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan. «Abbiamo intenzione di avere una buona conversazione», ha fatto sapere la Casa Bianca confermando così l’assenza di Biden dal rituale in Fontana di Trevi prima della sessione finale del G20 romano. Alle 11.05 si apre la Seconda sessione legata al clima, mentre alle 13.50 il terzo momento verrà dedicato allo sviluppo sostenibile: infine, alle 15.40, in programma la sessione conclusiva, alla quale seguirà la conferenza stampa di Mario Draghi (e a seguire di tutti gli altri leader del G20). «La lotta al clima è la sfida del nostro tempo. O agiamo ora e affrontiamo i costi della transizione portando le nostre economie su un percorso più sostenibile o rinviamo e rischiamo di pagare un prezzo più alto dopo, rischiando di fallire», ha introdotto così l’ultima giornata di lavori il Capo del Governo italiano, «il passaggio all’energia pulita è fondamentale per ottenere le necessarie riduzioni delle emissioni di gas serra. Non possiamo più rimandare tutto questo».