Arrivano conferme sulla fumata nera sul clima al G20 di Roma

. La bozza del comunicato finale riportata da Reuters riporta impegni vaghi, a suffragio delle difficoltà di raggiungere un’unità di vedute. Come evidenziato da Repubblica, Palazzo Chigi ha tenuto a precisare che «le bozze finora trapelate sono versioni preliminari: gli sherpa sono al lavoro e continueranno per tutta la notte la loro sessione».



Nel corso dei vari vertici, il premier Mario Draghi ha incontrato il presidente turco Erdogan: i due leader hanno ribadito la necessità di rafforzare il partenariato bilaterale, ponendo una grande attenzione agli sviluppi del processo in Libia. «Uno scambio costruttivo», quanto conferma Palazzo Chigi, legato alle sfide globali al centro della presidenza italiana del G20. (Aggiornamento di MB)



G20 ROMA, INTESA SUL CONTRASTO ALLA PANDEMIA

La lotta alla pandemia è uno dei dossier principali del G20 a Roma ed è stata raggiunta l’intesa sulla campagna vaccinale a livello globale

. Come reso noto da fonti diplomatiche, i leader hanno condiviso la necessità di abbattere le disuguaglianze tra Paesi ad alto e basso reddito nella disponibilità e nella distribuzione dei vaccini, così da conseguire l’obiettivo di una vera ed equa ripresa.

Ricordiamo che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha stilato come obiettivo il 40% della popolazione globale vaccinata entro il 2021 e almeno il 70% della popolazione globale vaccinata entro il 2022. L’obiettivo, come confermato anche dal premier Mario Draghi, «è stato condiviso da tutti i leader». Discorso diverso per quanto riguarda il dossier clima, sul quale la fumata bianca non è esattamente dietro l’angolo: non c’è unità di vedute tra potenze occidentali e potenze asiatiche. (Aggiornamento di MB)



G20 ROMA, SÌ A MINIMUN TAX GLOBALE

Arrivano importanti aggiornamenti dalla prima giornata del G20 di Roma. Nella bozza delle conclusioni, i leader sosterranno l’accordo Ocse sulla minimum tax globale per le multinazionali con aliquota al 15%. Tutti gli Stati si impegneranno ad attuarla entro il 2023: «Chiediamo al quadro inclusivo Ocse/G20 di sviluppare rapidamente le regole e gli strumenti multilaterali concordati, al fine di garantire che le nuove regole entrino in vigore a livello globale nel 2023», riporta Sky Tg24.

Il premier Mario Draghi ha incontrato il collega britannico Boris Johnson, come reso noto dal governo UK i due leader «hanno concordato sul fatto che lo stretto coordinamento tra Gran Bretagna e Italia nel G7, G20 e Cop26 quest’anno è stato cruciale nel realizzare progressi tanto necessari sulla pandemia da Covid-19 e sui cambiamenti climatici». Presente in video conferenza anche il presidente russo Vladimir Putin: tra le prime indicazioni, la richiesta di riconoscimento reciproco dei certificati di vaccinazione e il riconoscimento del vaccino Sputnik. (Aggiornamento di MB)

G20 ROMA, LE PAROLE DI MARIO DRAGHI

Il G20 di Roma è ufficialmente iniziato, parola al premier italiano Mario Draghi nel primo panel “Global Economy and Global Health”. Il primo ministro ha spiegato che «stiamo costruendo un nuovo modello economico e il mondo sarà migliore», una ripresa favorita anche dall’arrivo dei vaccini anti-Covid: «A circa due anni dall’inizio della pandemia, possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo: campagne vaccinali di successo e azioni coordinate da parte di governi e banche centrali hanno permesso la ripresa dell’economia globale».

Nel corso del suo intervento, Mario Draghi ha evidenziato che l’Italia ha lavorato per promuovere una ripresa più equa: «Il Global Health Summit di Roma ha visto Paesi e aziende impegnarsi generosamente per fornire vaccini ai Paesi più poveri: dobbiamo essere sicuri di onorare le promesse. Abbiamo raggiunto un accordo storico per un sistema di tassazione internazionale più equo ed efficace. Abbiamo supervisionato l’allocazione di 650 miliardi di dollari come nuovi Diritti Speciali di Prelievo e abbiamo promosso la possibilità di redistribuirli ai Paesi che ne hanno più bisogno». Il presidente del Consiglio italiano ha invocato unità, dunque, ricordando che «Covid, nazionalismo e protezionismo ci hanno diviso». (Aggiornamento di MB)

G20 ROMA: PROTESTE IN VIA COLOMBO

Tra oggi e domani, sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021, Roma ospita il summit del G20 imperniato sulle tematiche attuali, ergo la lotta globale contro la pandemia di Coronavirus e i cambiamenti climatici. A tal proposito, nella mattinata odierna si sono registrati i primi disordini, con la protesta da parte di cinquanta manifestanti del Climate camp che si sono seduti nel bel mezzo di via Cristoforo Colombo, bloccando il traffico verso il centro della Capitale, dirigendosi in seguito al Mite.

Nel contempo, i partecipanti al G20 stanno arrivando a scaglioni alla Nuvola di Fuksas dove vengono accolti da un picchetto della Polizia di Stato e percorrono il tappeto rosso che li conduce al suo interno, Dopodiché, oltrepassata la soglia, si imbattono nel presidente del Consiglio, Mario Draghi. Esattamente quanto accaduto una manciata di minuti fa alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, arrivata alla Nuvola di Fuksas. L’esponente continentale si trova oggi a Roma dopo avere lanciato nei giorni precedenti numerosi appelli sull’importanza di iniziative forti per frenare il cambiamento climatico. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

PROGRAMMA G20 A ROMA

Tutto pronto per la due giorni di G20 a Roma con la quale si chiude l’anno di presidenza Italia: oggi 30 ottobre e domani 31 ottobre, presso il Roma Convention Center nel centro “La Nuvola” (quartiere EUR), si terranno le riunioni di lavoro dei 20 Capi di Stato e di Governo, gli invitati extra G20 e i Presidenti di Commissione Ue e Consiglio Ue.

Il programma degli incontri parte con le foto di rito alle ore 10 di sabato, a seguire i leader guidati dal Presidente del Consiglio Mario Draghi cominceranno la prima sessione sulla sanità “Global Economy and Global Health” (ore 11.45); alle ore 15 è previsto l’intervento della Regina d’Olanda sul tema del business femminile. Alle ore 10.30 di domenica l’evento sul clima con il Principe del Galles Carlo d’Inghiterra, a seguire la sessione numero 2 del G20 sul cambiamento climatico e l’ambiente; alle 13.50 la sessione 3 sulla sostenibilità mentre alle 15.40 è prevista la sessione finale. Attorno alle 16.15 di domenica prevista infine la conferenza stampa di chiusura del Premier Draghi, anticipando quelle dei singoli Capi di Stato partecipanti al G20 di Roma. La diretta in video streaming dell’evento è affidata al canale YouTube di Palazzo Chigi (a fondo pagina, ndr).

I TEMI DEL G20: DAL CLIMA ALL’AFGHANISTAN

Il summit di Roma si articolerà intorno alle discussioni sui temi che la presidenza italiana ha riassunto in questo ultimo anno nelle “tre P”: persone, pianeta e prosperità. Gli effetti della pandemia da Covid-19, la riduzione delle disuguaglianze, le crisi sanitarie e la lotta contro il cambiamento climatico sono i capisaldi delle sessioni di lavoro di questa due giorni conclusiva del G20. Focali i temi dei vaccini, con l’appello giunto da Draghi in apertura «l’importanza di distribuire dosi di vaccino nei Paesi più poveri, disparità moralmente inaccettabile». Si cercano inoltre soluzioni per la crisi economica – da qui il progetto di una riforma fiscale globale proposta dal Presidente Biden – come ha rimarcato il Presidente Draghi: «la ripresa sia ancora fragile e disomogenea, anche a causa della diversa intensità nelle risposte di politica economica alla crisi. I Parlamenti possono fare la loro parte, promuovendo provvedimenti che rilancino gli investimenti, rimuovano ostacoli alla crescita e aiutino economicamente i Paesi più fragili. Dobbiamo impegnarci, tutti insieme, per una ripresa dell’economia globale sostenuta, durevole, e che non lasci indietro nessuno». Ma anche in politica estera i punti all’ordine del giorno sono parecchi: Afghanistan, Cina, Russia, caso Taiwan solo per citare i più delicati a cui Draghi e gli altri leader dovranno discutere nelle varie bilaterali e nelle riunioni plenarie.

ROMA BLOCCATA PER IL G20: CHIUSURE E RISCHI SCONTRI

Mentre il G20 alla “Nuvola” di Fuksas proseguirà nella due giorni di incontri, Roma è sostanzialmente bloccata per paura di scontri e contestazioni da gruppi anarchici, antagonisti, No Vax e ovviamente anche i tanto temuti black bloc. La chiusura delle frontiere nei giorni scorsi adottata dal Viminale ha messo sicuramente un freno all’arrivo di tanti anti-G20 ma non si può escludere una più che prevedibile manifestazione di contestazione: la speranza è di non assistere ai drammi del passato (tra G8 e G20) ma anche alle scene più recenti di alcuni gruppi contro Green Pass e vaccini Covid. La Questura di Roma per questi motivi ha disposto la chiusura in sostanza del Quartiere EUR fino al termine dell’evento: l’area di massima sicurezza è delimitata dai piani stradali di Piazzale dell’Industria – Cristoforo Colombo – Viale dell’Industria – Viale della Pittura – Via dell’Arte – Via della Musica – Via della Scultura – Viale Rembrandt – Via dell’Architettura – Largo Edmondo Bernacca – Via del Poggio Laurentino – Viale America – Largo Giuseppe Pella – Via Cristoforo Colombo – Viale Europa – Viale Beethoven – Piazzale Asia – Viale Asia – Viale Tostoj – Via Listz – Via Chopin – Via Bizet – Viale della Civiltà del Lavoro – Via Ciro il Grande – Piazzale dell’Agricoltura – Piazzale dell’Industria – Cristoforo Colombo. Tale zona, spiega la Questura, sarà «interamente interdetta al traffico veicolare e pedonale ed opportunamente transennata, consentendo l’accesso ai soli veicoli in servizio di polizia, di soccorso, nonché alle persone che dimostrino di averne diritto; l’accesso sarà quindi consentito, previo controllo, a tutti quei cittadini che abitano e lavorano all’interno di detta area. Si raccomanda quindi di avere con sè un’idonea documentazione che possa dimostrare la necessità di dover accedere all’area di massima sicurezza, come ad esempio il documento di identità dal quale si evinca la residenza o una qualsiasi documentazione comprovante lo svolgimento di un’attività lavorativa in quell’area ed in quei giorni». Controlli, cecchini appostati, squadre di intervento, no flyer zone sono solo alcune delle misure messe in campo per limitare il più possibile scontri e contestazioni ai vari leader presenti (Draghi, Biden, Erdogan, Xi Jinping, Putin, Merkel, Macron solo per citare i principali).