Allarme crisi alimentare, i leader del G7 pronti ad affrontare la situazione. Nel corso del vertice in programma in Germania, è stata sancita l’Alleanza globale per la sicurezza alimentare, insieme alla Banca Mondiale. Una mossa importante per contrastare i pesanti effetti della guerra in Ucraina.

Entrando nel dettaglio, i leader del G7 hanno promesso lo stanziamento di 4,5 miliardi di dollari aggiuntivi per proteggere i più vulnerabili dalla fame e dalla malnutrizione. I sette Paesi sono al lavoro per impedire che le sanzioni comminate alla Russia ostacolino le esportazioni di derrate alimentari. L’appello è di “evitare eccessivi accumuli di alimenti, perché potrebbero innescare ulteriori aumenti dei prezzi”.



G7, accordo su sicurezza alimentare

Nel corso del G7, è stato evidenziato che nel 2022 fino a 323 milioni di persone a livello globale dovranno fare i conti con l’insicurezza alimentare. Sono state registrate molte crisi intrecciate che “includono conflitti, la pandemia di Covid-19, la perdita di biodiversità, il cambiamento climatico e la perdurante incertezza economica globale”. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, con il relativo blocco delle esportazioni per i cereali ucraini, è prevista una situazione ancor più grave per quanto riguarda la crisi alimentare. Per fare fronte alle difficoltà, i leader del G7 hanno riaffermato “l’obiettivo di sottrarre 500 milioni di persone alla fame e alla malnutrizione entro il 2030, come stabilito dall’impegno del G7 di Elmau del 2015”. Riflettori accesi in particolare alla situazione nel Corno d’Africa, colpito dalla siccità: 18 milioni di persone tra Etiopia, Somalia e Kenya versano in importanti difficoltà. I leader dei sette Paesi hanno dunque sottolineato il loro “impegno a lavorare con Paesi e istituzioni della regione per promuovere lo sviluppo pacifico e sostenibile nel Corno d’Africa”. Inoltre sostengono come prioritario “uno sforzo per affrontare una delle peggiori siccità nella sua storia”.



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