“Insieme, il G7 annuncerà che vieteremo l’importazione di oro russo, che frutta decine di miliardi di dollari alla Russia. Gli Stati Uniti hanno imposto a Putin costi senza precedenti per negargli le entrate di cui ha bisogno per finanziare la sua guerra contro l’Ucraina”: a comunicarlo su Twitter, a poche ore dall’avvio dei lavori del G7 sulle Alpi bavaresi, è stato il presidente americano Joe Biden.



Come riporta l’agenzia di stampa internazionale Reuters, gli Stati Uniti hanno mobilitato il mondo intero per imporre alla Russia costi economici rapidi e significativi, al fine di negare al presidente Vladimir Putin le entrate necessarie per finanziare la sua guerra in Ucraina. Martedì il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti emetterà una decisione per vietare l’importazione di nuovo oro negli Stati Uniti, così da isolare ulteriormente la Russia dall’economia globale, impedendo la sua partecipazione al mercato dell’oro. Le sanzioni occidentali contro la Russia “non hanno preso di mira direttamente le spedizioni commerciali di oro, ma molte banche, spedizionieri e raffinatori hanno smesso di trattare il metallo russo dopo l’inizio del conflitto in Ucraina”.



G7 VIETA IMPORTAZIONE ORO DALLA RUSSIA PER SOTTRARRE FINANZIAMENTI ALLA GUERRA IN UCRAINA

La scelta del G7 di vietare l’importazione di oro dalla Russia è legata al fatto che esso è un bene cruciale per la banca centrale russa, che, com’è noto, a causa delle sanzioni occidentali, ha dovuto affrontare restrizioni nell’accesso ad alcuni dei suoi beni detenuti all’estero. “La Russia – scrive Reuters – produce ogni anno circa il 10% dell’oro estratto a livello mondiale. Le sue riserve auree sono triplicate dopo l’annessione della Crimea nel 2014. Il divieto di importazione dell’oro russo sarebbe l’ultima delle numerose sanzioni imposte a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio, che ha causato migliaia di morti e feriti”.



Insomma, Biden e il G7 sembrano avere individuato un nuovo, potenziale punto debole della Russia e sono pronti a sfruttarlo al meglio delle loro possibilità, pur di contribuire alla fine del conflitto.