Sono passati esattamente 19 anni dalla morte di Carlo Giuliani. Il 20 luglio del 2001 l’attivista NoGlobal veniva ucciso dalle forze dell’ordine a Genova, colpito da un proiettile mentre lo stesso stava tentando di assaltare una camionetta dei carabinieri. Oggi sono in molti a ricordare il ragazzo, a cominciare dal padre Giuliano, la cui intervista a l’Adnkronos potrete trovarla nei focus più sotto, arrivando fino allo stesso movimento di attivisti. A riguardo il sindacalista Giorgio Cremaschi ha scritto così su Facebook, in ricordo di quei tragici eventi: “In quei giorni le polizie e lo stato sospesero le più elementari norme democratiche e colpirono un gigantesco movimento che contestava il liberismo globale con inaudita e criminale violenza. Tante e tanti furono massacrati di botte, torturati, vilipesi fisicamente e moralmente in quella che un poliziotto definì “macelleria messicana”. Carlo fu assassinato in quella feroce repressione e noi abbiamo il dovere di ricordare lui, oggi più che mai che gli effetti nefasti della globalizzazione liberista sono ancora più evidenti e feroci. Oggi più che mai dobbiamo dire: noi Noglobal avevamo ragione”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CARLO GIULIANI, 19 ANNI FA LA MORTE/ G8 GENOVA, MANIFESTAZIONE IN PIAZZA ALIMONDA

Si svolgerà oggi, come ogni anni, la manifestazione in piazza Alimonda a Genova in ricordo di Carlo Giuliani, ucciso negli sconti del G8 19 anni fa. “La memoria è un ingranaggio collettivo”, si legge in un volantino preparato proprio in occasione della manifestazione che quest’anno, come ricordato dal padre del 23enne, avrà un sapore diverso a causa dell’emergenza Covid. A partire dalle 15, spiega GenovaToday, saranno chiuse alcune vie per permettere lo svolgimento dell’evento nel segno della memoria. Per l’occasione Amt ha modificato il percorso delle linee 17, 17/, 44, 45, 86, 87, 685, 686 e 687. Ulteriori iniziative si svolgeranno nel resto d’Italia, come in Versilia: “Per ricordare i drammatici fatti di repressione poliziesca del G8 di Genova nel 2001, l’omicidio di Carlo Giuliani nel suo diciannovesimo anniversario e per omaggiare il nostro compagno Giacomo Verde, scomparso lo scorso 2 maggio, artista e militante, presente a Genova in quei giorni”, si legge in un comunicato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

IL RICORDO DEL PADRE

Sono trascorsi 19 anni dalla morte di Carlo Giuliani, il giovane ucciso il 20 luglio 2001 nell’ambito degli scontri tra manifestanti anti-G8 a Genova e le forze dell’ordine. Giuliani aveva appena 23 anni e fu colpito al volto da un proiettile esploso dall’interno di un Defender dei carabinieri in piazza Alimonda. Il carabiniere Mario Placanica fu prosciolto nel 2003 per uso legittimo di armi e per legittima difesa. Nel corso del processo, come rammenta Il Riformista, il colpo non sarebbe stato diretto contro Giuliani ma in aria, ed avrebbe raggiunto poi il ragazzo deviato probabilmente da un sasso lanciato da un manifestante. Da quel giorno sono dunque trascorsi 19 anni ma il ricordo del padre Giuliano Giuliani, padre del giovane Carlo, il quale in una intervista all’AdnKronos ha commentato: “Guardare avanti, sapendo che avanti non ci si può andare da soli, ma riuscendo a trainare, a riprendere una capacità di guida e non nel senso del ‘sono più forte io’, ma nel senso del diffondere idee di giustizia e capacità di comprendere le cose, affrontare i problemi e risolverli. Questo è il messaggio di quel movimento che andrebbe ripreso, secondo me”.

G8 GENOVA, CARLO GIULIANI MORTO 19 ANNI FA: OGGI IL RICORDO

Anche oggi, 20 luglio, esattamente come da 19 anni a questa parte, la città di Genova si ricorderà di Carlo Giuliani, il giovane 23 enne ucciso negli scontri del G8. Un anniversario doloroso, come spiega anche il padre Giuliano: “Quest’anno ovviamente con il Covid faremo qualcosa di molto più semplice in piazza, non ci sarà palco, ci saranno un po’ di cari amici, faranno una canzone, sarà qualcosa di molto ridotta dalle 15 alle 18 del pomeriggio”, ha spiegato intervenendo all’Adnkronos. “Ovviamente  con il distanziamento, le mascherine e tutto il resto, dobbiamo attenerci e giustamente alle nuove regole”, ha proseguito. Ma nonostante questo, ha proseguito l’uomo, “Rimane il fatto di ricordare Carlo e di ricordare una delle grandi ingiustizie commesse in questo nostro povero Paese”. La famiglia di Carlo non ha mai accettato la verità emersa del processo e anche oggi ricorderà a Genova la scomparsa del figlio, a 19 anni dai tragici fatti che hanno rappresentato una sorta di spartiacque nella storia dei movimenti e delle proteste no global in Italia.