Che cosa può nascere dall’incrocio di un rapper delle periferie della Milano di oggi con le canzoni di Jannacci e Gaber o con la voce di Giovanni Testori? Lo si scoprirà questa sera alla Fabbrica del Vapore, quando il gruppo di musicisti legati alla realtà di “Voci di periferia” scoprirà le carte, facendo ascoltare al pubblico l’esito del percorso creativo fatto in queste settimane. Le sorprese, è garantito, non mancheranno.



L’idea di sperimentare questo incrocio è nata dalla coincidenza di tre anniversari che legano queste tre grandi anime della cultura milanese (i 100 anni di Testori e i 20 e 10 dalla morte di Gaber e Jannacci). Oltre a questa coincidenza c’è un altro fattore che unisce le avventure culturali e umane dei tre: il loro amore per la Milano delle periferie. Anche se di provenienze sociali diverse, vi si riconoscevano e attingevano da lì storie e parole alla base di tante canzoni o testi indimenticabili. Da Vincenzina al Cerutti Gino fino alla Gilda di Testori, sono tutti straordinari personaggi figli della periferia milanese, diventati delle icone grazie alla passione e allo slancio con cui i tre hanno saputo proporli al grande pubblico.



È passato qualche decennio, ma il fuoco di quella passione è ancora ben vivo se ragazzi di generazione e storia molto diverse hanno immediatamente sentito una sintonia. E si sono messi al lavoro per “riappropriarsi” di queste tre grandi voci che hanno sentite come loro.

L’invito a provarci è arrivato da soggetti diversi, come Vita non profit, il giornale e sito che sono voce delle realtà sociali più interessanti attive in Italia, Casa Testori, l’hub culturale sorto dov’era la casa dello scrittore, e Marco Garofalo, fotografo che da tanto tempo documenta la realtà dei rapper di periferia, legandosi a loro anche con vere amicizie e collaborazioni creative.



Il risultato del progetto, che è stato intitolato Dove inizia la città (anche per ribaltare il punto di vista e le gerarchie…), sono tre videoclip e 10 campionature realizzate sulle voci e le musiche di Gaber, Jannacci e Testori, che verranno suonate in una session a chiusura del pomeriggio. I tre videoclip, i brani scritti da tre rapper milanesi, Roberto MAS, Julie e Tusco sono cantati sulle basi elaborate da JayBeeVibes. Racconta MAS: “Ho scelto la canzone di Gaber La corsa, perché mi piaceva quel verso che dice: ‘Dai forza continua la corsa che fai vale più della vita…’. Ne è uscito un beat bellissimo, alla fine di ogni quartina si sente la voce di Gaber che dice ‘Io sono’”.

Julie invece ha lavorato sulla canzone di Jannacci Silvano, perché colpita dall’idea di una periferia che non è solo sociale ma anche esistenziale: nel videoclip la si vede correre sui pattini in via Dante come aveva fatto Jannacci in un video “corsaro” degli anni 80. Infine Tusco ha lavorato su due personaggi di Testori, il Riboldi Gino di In exitu e la Gilda del MacMahon. Il videoclip è girato sul ponte della Ghisolfa, e nel testo le storie diventano storie di oggi, per la dolorosa costante “che gli ultimi rimangono ultimi e soffrono ancora di più”.

L’appuntamento è alle 18 di oggi, domenica 15 ottobre, alla Sala delle Colonne della Fabbrica del Vapore. La conduzione è affidata ad una grande professionista, appassionato di novità come Massimo Bernardini. Ci saranno ospiti che testimonieranno i nessi tra quei grandi di allora e la vitalità dei creativi che danno voce alle periferie di oggi.

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