Gabriel Garko, ai microfoni di “Belve”, trasmissione di Rai Due condotta da Francesca Fagnani, ha parlato dell’Ares gate: “Io non avrei mai denunciato, non avrei fatto nulla. Se Alberto Tarallo fosse stato ancora forte, lo scandalo, secondo me, sarebbe potuto uscire. È difficile spiegare oggi, nel 2023, come si vivesse tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, con delle regole che esistevano e che non ho inventato io. Questo riguardava anche il mondo dei calciatori. Per fare un lavoro, bisognava omettere determinate cose”.
Quegli anni trascorsi in Ares, ha aggiunto Gabriel Garko, “non sono stati semplici per la mia formazione come persona, ma ho imparato tanto a regger botta, cosa che questo lavoro richiede, togliendoti la libertà di fare cosa vuoi e di essere cosa desideri. Quegli anni sono passati, ma ora voglio vivere proiettato verso l’oggi e verso il domani. All’epoca avevo imparato a interpretare un ruolo anche nella vita di tutti i giorni e questa cosa l’ho usata come scudo”.
GABRIEL GARKO: “SONO FIDANZATO, MA TENGO PER ME LA VITA PRIVATA”
Le finte fidanzate, ha proseguito Gabriel Garko a “Belve”, erano motivo di litigio, in quanto “io inizialmente non volevo fingere di avere relazioni, visto che non potevo uscire allo scoperto con la mia omosessualità. Però con Manuela Arcuri è stata una storia vera. Con Eva Grimaldi, invece, avevamo un rapporto totalmente diverso. Giuliana De Sio e Nancy Brilli si sono rifiutate di fare le mie fidanzate? Meno male!”.
Oggi, in amore, Gabriel Garko è felice: “Sono fidanzato, ma ho scoperto che la vera vita privata la voglio tenere per me. Posso dire che non si tratta di un uomo del mio ambiente. Invecchiare? Mi fa paura invecchiare di testa. Pregare? Ho una mia forma di fede, ma non sono cattolico. Riporterei in vita mio papà per poterlo riabbracciare e anche un cane e un cavallo che ho avuto e non ci sono più”.