Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Rete 4 “Stasera Italia Weekend” per fare il punto della situazione sulla questione politica in Italia, a cominciare dalla presunta rivalità tra Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia). L’ex primo cittadino è partito proprio da alcuni ricordi legati alla sua esperienza con indosso la fascia tricolore del capoluogo lombardo, sottolineando che con le altre città gemellate in Europa (Lione, Barcellona, Birmingham e Francoforte) era stato allestito un gruppo di lavoro in grado di affrontare dinamiche comuni alle metropoli, dall’urbanesimo al traffico, cercando di valorizzare le belle esperienze delle une e delle altre.



Tuttavia, “eravamo anche molto competitivi e Salvini e Meloni sono uguali a noi: la loro è una collaborazione competitiva, fondata su valori comuni, ma vogliono duellare per la leadership interna al Centrodestra. Inoltre, la Meloni è fuori con il suo partito dall’area di Governo, mentre la conversione governativa di Salvini, che è un elemento non trascurabile, rappresenta una diversità tra i due. L’eventuale partito unico agognato da Berlusconi potrebbe mettere fuori gioco la Meloni”.



GABRIELE ALBERTINI: “DRAGHI? NON È SCHIERATO”

Nel prosieguo del suo intervento in collegamento audiovisivo con il programma di Rete 4 “Stasera Italia Weekend”, Gabriele Albertini ha evidenziato che Draghi, a suo giudizio, si sta comportando come un uomo di governo in una situazione di emergenza, nella quale le categorie di Destra e Sinistra vanno armonizzate per sviluppare la produzione e incrementare l’economia. Occorre anche tutelare la necessità, il bisogno, il povero, il non abbiente: insomma, va allargata la dimensione della solidarietà.

“Mi pare che Draghi non sia né di Destra né di Sinistra – ha affermato Albertini –. La sua azione di governo non viene disturbata nelle scelte, in Parlamento l’approvazione c’è sempre. Draghi è un saldo timoniere che ha la rotta da seguire ed è nel giusto”. Infine, un commento sui 5 Stelle: “Il M5S è un mistero sin da quando ha ricevuto tutti quei voti con un programma politico molto singolare. Tuttavia, saluto con piacere il fatto che si siano dimezzati i concetti. Un partito di questo tipo non poteva partorire che degli epigoni di un comico che generano degli psicodrammi nel nostro Paese”.