La mamma di Gabriele, il bimbo aggredito all’asilo, torna ospite di Storie Italiane. Il piccolo è stato ferito con 60 morsi da un altro bimbo, e la mamma della vittima punta il dito contro l’asilo e le maestre, colpevoli a suo modo di vedere di non essersi accorti di nulla e di non aver vigilato. Peccato però che, non essendo partita la denuncia in tempo, non si possa più agire a livello penale: “Ho sempre chiesto giustizia ma non a livello economico bensì penale, non è possibile che una cosa così grave non debba essere perseguibile penalmente. Io ho capito che gli avvocati hanno fatto degli errori ma da mamma non posso accettare questa situazione, io spero che qualcuno si metta la mano sulla coscienza ponendo all’attenzione questo caso per avere giustizia”.
La mamma ha aggiunto: “Il mio avvocato mi ha detto che a livello penale non c’è più nulla da fare, posso procedere a livello civile e io voglio andare avanti, non mi fermo, devo avere un minimo di riscontro e lo devo a mio figlio che è vivo solo grazie all’altro mio figlio Alessandro e non grazie alle maestre, che dovevano stare lì e non c’erano”.
GABRIELE, BIMBO AGGREDITO A SCUOLA, LA MAMMA. “GLI ALTRI GENITORI..:”
Sugli altri genitori: “Stendiamo un velo pietoso, molte mamme hanno continuato a mandare lì i propri figli, io non capisco come si possa essere così leggeri, avrei voluto solidarietà dalle altre mamme. Quel personale non avrebbe avuto rispetto neanche per i figli delle altre mamme, poteva essere Gabriele come un altro. Mi viene detto che adesso c’è più sicurezza ma è inaccettabile”.
Quindi ha concluso: “I due bimbi non dovevano stare assieme”, sottolineando quindi anche un errore che appare di natura “tecnica”. Come finirà questa vicenda ci piacerebbe saperlo certo è che è evidente che qualcuno abbia sbagliato visto che sembra che l’aggressione al piccolo Gabriele sia andata avanti per diversi minuti, fino a che l’altro fratellino non l’ha salvato: dove erano le maestre? Chissà se questa madre avrà mai giustizia, speriamo si faccia chiarezza.