Tra i conduttori più amati del panorama attuale della tv c’è Gabriele Corsi, che racconta di essere “meticoloso” a “Ciao Maschio”: “Faccio tutto in anticipo, poi mi scrivo tutto quanto su un foglio Excel scrivendo che regalo ho fatto, che regali ho fatto in passato… Ho due figli che si chiamano Margherita e Leonardo, ho già comprato i biglietti per marzo e fatto la pre-assegnazione del posto. Sono uno che controlla l’ansia così. Io studio un mese gli artisti all’Eurovision perché devo arrivare preparato, è la mia rete di protezione. Mi preparo in questa maniera anche nel personale, sono ai limiti del patologico. Ovviamente ho anche degli aspetti più leggeri”.



Gabriele Corsi: “Da bambino sognavo di fare questo lavoro”

Gabriele Corsi, ospite di “Ciao Maschio”, racconta: “Da bambino sognavo di fare questo. Mamma mi dice che non sono mai stato come gli altri. Mio papà era ingegnere, papà professoressa di matematica, mia sorella archeologa. Io non conosco nessuno che fa questo lavoro, al massimo ho smontato i teatri di posa a 15-16 anni. Poi ho fatto il concorso all’accademia, mi hanno poi espulso e sembrava che la mia carriera fosse finita. Non ero molto calmo, rivendicavo le mie idee e la mia libertà. Gigi Proietti, quando l’ha scoperto, mi ha detto ‘Allora mi sa che sei bravo'”.



Andando più sul personale, Gabriele Corsi spiega: “Ci sono tante cose che non ho detto a mio papà e per questo dico sempre a tutti di dire le cose. La vita è troppo breve per essere arrabbiati. Per me mio papà era un gigante, ora si è rimpicciolito ed è un uccellino fragile da proteggere. Quando il tempo passa ogni luogo è una ferita e ti riporta alla mente ricordi che speravi fossero per sempre. Io e lui abbiamo parlato sempre tanto ma ci siamo anche presi molto a capocciate avendo due caratteri molto forti. Lui inizialmente non era molto felice del mio lavoro, poi ha cominciato ad essere orgoglioso di me. Ma lui c’è sempre stato, così come mamma”.

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