Il Vittoriale di Gabriele D’Annunzio, ecco cos’è
Il Vittoriale degli italiani è un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua, che si trova a Gardone Riviera, sulle rive del lago di Garda. E’ stato ideato da Gabriele D’Annunzio che nel 1921 ha trasformato insieme all’architetto Giancarlo Maroni una villa normale in qualcosa di sorprendente. Serviva a celebrare la memoria del poeta e quella degli italiani nell’epoca della prima guerra mondiale. Attualmente il Vittoriale è una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da circa 180.000 persone.
A renderlo così importante è proprio il suo valore storico, morale e materiale, in quanto la struttura ma anche tutti gli oggetti che contiene, sono pezzi storici di inestimabile valore fisico e culturale. La struttura un tempo era la villa di Cargnacco e apparteneva allo studioso Henry Thode, poi venne sequestrata dal governo italiano come risarcimento ai danni di guerra e venne affittata da D’Annunzio per 600 lire mensili. Alcuni lo considerano solo un grottesco monumento autocelebrativo ma il Vittoriale è ben altro e sia la struttura che gli oggetti all’interno hanno una storia ben definita.
La storia del Vittoriale di Gabriele D’Annunzio e gli oggetti più importanti al suo interno
Gabriele D’Annunzio aveva affittato l’ex dimora di Henry Tode con l’idea di restare li solo per poco, per scrivere il “Notturno”, poi è diventata la dimora nella quale ha passato il resto della sua vita. Nel 1921 con un finanziamento dalla banca, il poeta lo acquista con tutti i libri che sono al suo interno e inizia ad apportare modifiche insieme al suo architetto. Inizialmente chiamava “La Canonica”, poi l’ha chiamata “Prioiritaria” e in fine gli è sorta l’idea del Vittoriale che doveva celebrare la sua vita e quella dei soldati italiani.
E’ una vera e propria cittadella celebrativa, alcune delle opere più importanti presenti al suo interno sono: lo Schifamondo (concepito come l’interno di un transatlantico, sarebbe dovuto diventare la dimora del poeta che morì prima della realizzazione e oggi è un vero e proprio museo che testimonia le gesta militari del poeta), il parco con la tomba di D’Annunzio al centro, la nave da guerra di un evento importante che fu donata al poeta (che oggi contiene al suo interno un museo di bordo) e il MAS 96 (un motoscafo anti sommergibile a cui D’Annunzio aggiunse la formula “Memento Audere Semper” ovvero “Ricordati sempre di osare”).