L’omicidio di Gloria Rosboch risale al 13 gennaio 2016, giorno in cui l’insegnante di francese 49enne sparì dalla sua casa di Castellammonte, in provincia di Torino, dopo essere uscita con la scusa di una riunione con i colleghi. In realtà, secondo la ricostruzione dei fatti aveva appuntamento con l’ex allievo Gabriele Defilippi, del quale si sarebbe invaghita, dopo che lui l’aveva truffata sottraendole 187mila euro con la falsa promessa di andare a vivere insieme in Costa Azzurra. Scoperto il raggiro, Gloria Rosboch lo aveva denunciato nel 2015 e lui poi le avrebbe teso una trappola mortale fingendo la restituzione del denaro.



Gloria Rosboch sarebbe stata strangolata e gettata in una vasca di scolto tra i boschi di Rivara, nel Canavese. Il suo corpo fu ritrovato soltanto il 19 febbraio seguente su indicazione del complice di Gabriele Defilippi, l’amico e sedicente amante 55enne Roberto Obert poi condannato anch’egli per l’omicidio di Gloria Rosboch. La pena maggiore, all’esito dei tre gradi di giudizio, fu inflitta all’ex allievo della vittima che aveva 22 anni all’epoca dei fatti. 30 anni di reclusione per lui, 18 anni e 9 mesi per Obert. Nell’inchiesta sul delitto fu coinvolta anche la madre del ragazzo, Caterina Abbattista, assolta in via definitiva nel 2020 dall’accusa di concorso in omicidio e condannata, invece, per la truffa ai danni della professoressa. Per lei, nel 2022, la Cassazione stabilì una pena a 12 mesi di carcere.



Gabriele Defilippi, la laurea in carcere durante la detenzione per l’omicidio di Gloria Rosboch

6 anni dopo l’omicidio di Gloria Rosboch, 3 dopo la condanna in Cassazione, in costanza di detenzione per scontare la pena definitiva per il delitto Gabriele Defilippi si è laureato in carcere. Il giovane avrebbe intrapreso un percorso di studi in Scienze Politiche al Campus Einaudi di Torino e avrebbe discusso la tesi, centrata su Olivetti, nel 2022 e conclusa con una votazione di 105/110.

Nel 202o, in piena emergenza Covid, dopo aver contratto il Coronavirus Gabriele Defilippi era stato sottoposto temporaneamente ai domiciliari per essere poi ricondotto in carcere dopo poche settimane. “Lui va fuori tranquillo e beato il commento della madre di Gloria Rosboch, Marisa, alla notizia della scarcerazione, c’è anche la paura. Niente ci riporterà indietro nostra figlia“.

Gabriele Defilippi, l’uomo dai mille volti

L’uomo dai mille volti“. Così una parte della stampa ribattezzò Gabriele Defilippi a margine della scoperta del suo coinvolgimento nella morte di Gloria Rosboch. Come ricostruito da un articolo de La Stampa risalente all’epoca dell’omicidio della sua ex insegnante, Gabriele Defilippi si sarebbe costruito molteplici identità sui social spacciandosi per chi non era. A volte un broker, a volte artista, ma con un comune denominatore: trasformarsi all’occorrenza per irretire, secondo la ricostruzione degli inquirenti, le “vittime” di turno nel tessuto di una serie di raggiri in atto da tempo prima dell’uccisione della prof 49enne.

Nel suo passato ci sarebbero relazioni con donne più grandi e quella con il suo complice, Roberto Obert, che avrebbe coinvolto nel delitto. Per ingannare chi incrociava la sua strada, Gabriele Defilippi avrebbe usato nomi diversi, da Gabo Anderson a Gabriel Accardi, sfoggiando ogni volta un look diverso: prima moro, poi biondo, poi travestito da donna. L’ultima maschera l’avrebbe usata proprio con la povera Gloria Rosboch, ingannata e uccisa nel tessuto di quello che, per i giudici, fu un omicidio barbaro e cinico studiato nei minimi dettagli.