Gabriele Defilippi nel 2016 aveva 22 anni e uccise la sua ex insegnante 49enne Gloria Rosboch senza pietà dopo averle sottratto una ingente somma di denaro approfittando, secondo l’accusa, dell’infatuazione della donna nei suoi confronti. Un delitto efferato quello di Gloria Rosboch avvenuto al culmine di una truffa ai danni della stessa vittima, un raggiro che lo avrebbe visto intascare 187mila euro dietro la falsa promessa di costruire un futuro insieme in Costa Azzurra.
Gloria Rosboch, originaria di Castellamonte, sarebbe stata uccisa il 13 gennaio, strangolata con una corda dopo essere stata attirata dall’ex allievo con il falso pretesto di doverle restituire il suo denaro. Il suo corpo sarebbe stato ritrovato in una vasca di scolo a Rivara il 19 febbraio seguente. Originaria di Castellamonte, nel Torinese, Gloria Rosboch viveva con gli anziani genitori che, per primi, lanciarono l’allarme per la sua inspiegabile scomparsa.
Chi è Gabriele Defilippi e la condanna per l’omicidio di Gloria Rosboch
Gabriele Defilippi è stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione perché riconosciuto esecutore materiale dell’omicidio Rosboch. Con lui è stato processato l’allora amico e amante, Roberto Obert, che quel giorno di gennaio avrebbe guidato l’auto sulla quale l’insegnante sarebbe stata condotta alla morte, strangolata con una corda. In quanto complice del delitto, a suo carico è stata emessa una sentenza di condanna definitiva a 18 anni e 9 mesi di carcere.
Nel processo è stata coinvolta anche la madre di Gabriele Defilippi, Caterina Abbattista, finita alla sbarra con l’accusa di concorso nell’uccisione della professoressa e infine assolta. A suo carico è diventata invece definitiva una condanna a 12 mesi di reclusione per aver partecipato alla truffa ai danni della vittima.
Gabriele Defilippi, cosa fa oggi l’assassino di Gloria Rosboch
Cosa fa oggi Gabriele Defilppi? È ancora in carcere per scontare i 30 anni di reclusione incassati in via definitiva per l’omicidio di Gloria Rosboch, ma la sua vita dietro le sbarre sarebbe andata avanti con gli studi e una laurea in Scienze politiche conseguita nel 2022 con una votazione di 105/110.
Allora 27enne, per discutere la tesi Gabriele Defilippi aveva ottenuto un permesso speciale così da poter lasciare il penitenziario e sostenerla presso il Campus Einaudi di Torino. Secondo quanto ricostruito dall’Ansa, ad assistere al traguardo della sua carriera universitaria c’erano la madre e il fratello.