Gabriele Defilippi è tornato a casa, anche se non di certo per aver completato la sua condanna. Il ragazzo dalla personalità poliedrica e abile nelle trasformazioni, si trovava in carcere per l‘omicidio della sua ex professoressa Gloria Rosboch, uccisa con la complicità dell’amante Roberto Obert. Una libertà temporanea però, visto che la sua scarcerazione è legata alla contrazione del Coronavirus mentre si trovava dietro le sbarre nel carcere torinese delle Vallette. La condanna definitiva invece è arrivata solo l’anno scorso, a distanza di tre anni dalla morte di Gloria: 30 anni di reclusione per l’ex studente della vittima che dopo una truffa ai suoi danni, ha ideato il piano per ucciderla. Anche se in un primo momento il ragazzo ha cercato di scaricare tutta la colpa su Obert, indicandolo come l’esecutore materiale dell’omicidio, durante la prima confessione. All’inizio tuttavia, ricorda La Repubblica, Defilippi aveva esibito un alibi: al momento della morte della Rosboch si trovava a Chivasso con Obert, per portare l’auto dell’amante in una carrozzeria per delle riparazioni, in seguito ad un incidente. Su un dettaglio però non ha mai vacillato: “Mia madre [Caterina Abbattista, ndr] non sapeva nulla dell’omicidio e nemmeno della truffa a Gloria“. La truffa di cui parla risale ad un anno prima della tragedia, quando l’ex studente aveva convinto la Rosboch a dargli 187 mila euro con la promessa di rifarsi insieme una vita all’estero.
Gabriele Defilippi, un piano preciso per uccidere Gloria Rosboch
Gabriele Defilippi ha organizzato un piano preciso per uccidere Gloria Rosboch: è stato questo il primo dettaglio a finire sul tavolo degli inquirenti in seguito al ritrovamento della professoressa, reso possibile dalla confessione di Roberto Obert. La posizione di Gabriele si è aggravata infatti fin dalla deposizione di Sofia Sabouh, l’ex fidanzata del ragazzo e che in seguito al delitto aveva preferito ritornare in Marocco. E’ stata lei a rivelare che lo stesso gennaio in cui Gloria ha perso la vita, Gabriele l’aveva contattata per spiegarle il piano per uccidere l’insegnante. Un’idea di Obert, aveva detto, con la complicità della madre Caterina Abbattista. Oggi, domenica 10 maggio 2020, Un giorno in pretura approfondirà il caso di Gloria Rosboch e il ruolo avuto da Gabriele Defilippi. Durante le indagini, le autorità si sono concentrate anche sulla vita sotterranea di Defilippi e in particolare sul suo possibile collegamento con la morte del pregiudicato Pierpaolo Pomatto. Il tutto per via di una pistola che Gabriele aveva consegnato a Obert prima del delitto di Gloria, con la raccomandazione di farla sparire. Un’arma mai usata per uccidere la professoressa, ma forse utilizzata per mettere a tacere Pomatto. Il motivo? Le banconote false: il corpo del pregiudicato è stato ritrovato infatti con vicino del denaro contraffatto. E Defilippi in precedenza aveva consegnato a Obert dei soldi falsi. Una pista però mai confermata.