Gabriele Massarutto diventerà il secondo marito di Maria Giovanna Elmi negli anni Novanta, quando l’annunciatrice aveva già 53 anni. Il primo matrimonio della Signorina Buonasera, ospite oggi, 13 ottobre 2019, di Domenica In, avviene quando lei ha 29 anni e dopo il divorzio sceglierà di dedicarsi solo al mondo della tv. “Sono stata circa 8 anni da sola. Lavoravo tantissimo. Il lavoro è sempre stato il mio complice, il mio amante”, racconta a La Vita in Diretta. “Non c’era nessuno che mi sembrava all’altezza della situazione. Fino a che, dopo tanti anni, l’ho trovato grazie a Incantesimo. Penso che comunque sposarsi avanti con gli anni non sia un errore”, dice ancora. L’industriale friulano riuscirà a conquistarla per caso, mentre la Elmi si trova in Austria per Sereno Variabile. “Nel tornare si è rotto un pulmino della Rai. Dovevamo correre all’aeroporto”, continua, “abbiamo chiamato il Sindaco e ci ha dato tante macchine. Io sono capitata in quell’auto [con Massarutto, ndr]”. Sullo sfondo della loro storia un capriolo, al centro di un racconto di Massarutto. La sua descrizione passionale e affascinante colpirà subito la Elmi, che cercherà quindi di conoscerlo meglio. Clicca qui per guardare il video di Maria Giovanna Elmi
GABRIELE MASSARUTTO: È SUBITO AMORE CON MARIA GIOVANNA ELMI
La capacità dialettica di Gabriele Massarutto riuscirà a farlo entrare subito nel cuore di Maria Giovanna Elmi, in un periodo in cui l’annunciatrice sembra ormai aver rinunciato all’amore. “Ha un modo di raccontare che tu senza neanche guardarlo negli occhi, ti emozioni”, racconta la Elmi a La Vita in Diretta. Sicura di avere di fronte una persona speciale, unica, sceglierà di frequentarlo fin dal primo istante. “Non ho mai smesso di credere all’amore”, specifica però nel corso dell’intervista, mostrando anche la location scelta per le sue nozze. Quella montagna udinese che ha fatto da cornice alla loro relazione è diventata la culla della loro vita a due, tanto che si sposeranno in tuta da sci. Uno scenario da sogno quindi, dove sono ritornati alcuni anni dopo per rinnovare i loro voti. “Sul cocuzzolo di una montagna c’è un borgo, con un santuario meta di pellegrinaggio di tre popoli che vivono uno a fianco all’altro: italiano, sloveno e austriaco. Io ogni volta che ci vado rinnovo l’emozione. Abbiamo festeggiato rimettendoci le stesse tute, tornando al santuario e dicendo di nuovo sì: noi da soli davanti al sacerdote. Però ho voluto aggiungere una cosa alla formula: si dice… nella salute e nella malattia, io ho voluto aggiungere nella giovinezza e nella vecchiaia”, racconta a Storie Italiane.