Lo studio di Domenica In, in compagnia di Mara Venier, ha accolto oggi un uomo che ha scritto pagine indelebili del cinema italiano. Stiamo parlando di Gabriele Muccino che è partito dal promuovere la sua ultima opera, ‘Fino alla Fine’. “E’ una storia di vita, un inno alla vita”. Prima di raccontarsi nel merito del suo percorso, il regista ha osservato una clip riassuntiva della sua immensa carriera, ammettendo anche di essersi emozionato prima di lasciarsi andare a considerazioni sul tema.
“Che effetto mi fa rivedere tutto questo? E’ molto sorprendente, è la vita di qualcun altro che non riesco a pensare che sia la mia. C’è una sorta di scollamento, è ancora oggi qualcosa che considero impossibile pur essendo capitata a me”. Queste le parole di Gabriele Muccino a Domenica In, che poi racconta anche l’esperienza dei 4 film realizzati ad Hollywood: “Sono stati 11 anni difficili, intensi; ogni film inevitabilmente si lega a quel momento della mia vita. Ogni pellicola mi ricolloca nella circostanza specifica, sia fisicamente che psicologicamente. I miei film sono una sorta di contachilometri della mia vita”.
Gabriele Muccino e il nuovo film ‘Fino alla Fine’: “Ecco perchè ho scelto Palermo…”
A proposito di tappe e distanze di vita, Gabriele Muccino ha proseguito il suo racconto a Domenica In spiegando come ancora oggi vive la sua attività come se fosse ancora agli esordi. “Ora sono al km 0; più faccio, più sembra che io non abbia ancora cominciato. Devo come dimostrare a me stesso di saper fare quello che faccio. E’ la sensazione che mi accompagna prima di ogni film, come se fossi un esordiente”. Il regista è poi tornato sulla realizzazione dell’ultima pellicola, ‘Fino alla Fine’. “Perchè Palermo? E’ una città intrisa di storia, volevo stare lontano da Napoli per evitare di arrivare a fare qualcosa di già vissuto molto così come Roma. Volevo ci fosse il mare, l’estate italiana, un mondo di frontiera”.