Il regista Gabriele Muccino è una furia contro i giurati dei David di Donatello. A distanza di pochi giorni dall’ufficializzazione delle nomination dei film candidati ai premi più illustri del cinema nostrano, Muccino ha voluto rendere noto tutto il suo disappunto con un tweet che ovviamente non poteva passare inosservato. “Diciamocelo, cari Giurati del @PremiDavid. Questa ennesima volta (è dal 2003 che snobbate il mio lavoro), l’avete fatta grossa. A perdere non sono io, ma la vostra credibilità, smarrita peraltro da tempo. Farò il tifo per Micaela Ramazzotti e Claudio Baglioni. #Gliannipiùbelli”, ha tuonato il regista.
Un disappunto che avrebbe a che fare con il suo ultimo lavoro, Gli anni più belli, uscito nel 2020 ma che non è presente tra le candidature al Miglior Film. Tra i protagonisti candidati, invece, la spunta Micaela Ramazzotti come Miglior attrice protagonista, che dovrà vedersela con Sophia Loren per La vita davanti, Vittoria Puccini per 18 regali e Paola Cortellesi per Figli e Alba Rohrwacher per Lacci. Candidato anche Claudio Baglioni che ha composto e cantato l’omonima colonna sonora del film Gli anni più belli e che sfiderà Io si (Seen) di Laura Pausini per il film di Edoardo Ponti.
GABRIELE MUCCINO CONTRO I GIURATI DEI DAVID DI DONATELLO
La cerimonia di consegna dei Premi David di Donatello è in programma per martedì 11 maggio in prima serata su Rai1, condotta da Carlo Conti. Gabriele Muccino, tuttavia, non sarà presente con il suo film Gli anni più belli ma spera di poter gioire con Micaela Ramazzotti e Claudio Baglioni, per i quali ha ammesso di fare il tifo. Ad aver fatto il pieno di nomination sono stati Elio Germano e Pierfrancesco Favino. Il primo protagonista nel film Volevo nascondermi di Giorgio Dritti con 15 candidature mentre il secondo protagonista della pellicola di Gianni Amelio, Hammamet con 14 candidature. Segue con 13 nomination il film Favolacce dei fratelli D’Innocenzo sempre con Elio Germano presente in un cast variegato essendo un film corale. Tra i candidati, appena giù dal podio troviamo invece la pellicola Miss Marx di Susanna Nicchiarelli con 11 nomination, in corsa sia come miglior film che come migliore regia. A pari merito, L’incredibile storia dell’isola delle rose di Sydney Sibilia. Infine, sei nomination per Le sorelle Macaluso di Emma Dante in corsa nelle maggiori categorie.