In apertura di puntata de La Vita in Diretta andata in onda ieri, il conduttore Alberto Matano ha dato subito la linea alla sua inviata da Roma, Donatella Cupertino, per commentare la sentenza d’Appello bis sull’omicidio di Marco Vannini. Proprio mentre commentava i 14 anni dati ad Antonio Ciontoli con l’accusa di omicidio volontario, Gabriele Paolini, il disturbatore tv per eccellenza, ha fatto irruzione alle spalle della giornalista con un cartello tra le mani, pronunciando la frase: “Giustizia per Marco Vannini”. Prontamente le telecamere sono tornate in studio mentre Paolini continuava a commentare: “Paolini è stato condannato a cinque anni”. L’audio è però sfumato lasciando spazio alle parole di Alberto Matano che ha asserito, con tono contrariato per l’interruzione subita: “Torniamo in diretta, noi stiamo facendo il nostro lavoro e purtroppo veniamo interrotti”, dando l’appuntamento con l’inviata in un secondo momento, dopo aver ripristinato il collegamento.
GABRIELE PAOLINI DISTURBA VITA IN DIRETTA
A continuare il discorso iniziato dalla giornalista Donatella Cupertino e relativa alla sentenza d’Appello bis sulla morte del giovane bagnino di Cerveteri ucciso nella notte tra il 17 ed il 18 maggio 2015 nell’abitazione di Ladispoli dei Ciontoli, è stato il padrone di casa della trasmissione di Rai1. Prima di interrompere il collegamento da Roma, è stato possibile notare la presenza tra le mani del disturbatore televisivo Gabriele Paolini di un biglietto scritto a grandi lettere e mostrato a favor di telecamera. Il contenuto non ha nulla a che fare con il motivo del collegamento legato all’omicidio di Marco Vannini. Paolini ha però tenuto ad esporre il suo pensiero per iscritto lanciando una sorta di appello legato ad un’altra emergenza, ovvero quella sanitaria relativa al Coronavirus. “E’ omicidio di Stato, la scuola riaperta!!! Sarà strage di nonni!!! Entro dicembre 2020 20mila nonni morti!!!”. Parole allarmanti che riaccendono i riflettori sull’emergenza Covid nel nostro Paese.