Non si placa lo scontro tra Governo e Regioni sulla riapertura della scuola, Gabriele Toccafondi in tackle. L’esponente di Italia Viva ha invocato un ritorno in aula per studenti e studentesse a partire dal 7 gennaio 2021, come invocato dal ministro Lucia Azzolina, accendendo i riflettori sul report Iss (solo 2% dei focolai si è sviluppato a scuola, ndr).



Il renziano ha spiegato in una nota: «La fretta a chiudere gli istituti scolastici risulta davvero incomprensibile e irresponsabile. A queste persone il destino della scuola e dei ragazzi sembrano non interessare», riportano i colleghi di Orizzonte Scuola.

GABRIELE TOCCAFONDI (IV): “DAD NON É SCUOLA”

Gabriele Toccafondi ha evidenziato che, dopo 100 giorni di chiusura, gli istituti scolastici continueranno a restare chiusi, considerando che la didattica a distanza «non è scuola». «L’alternativa alla scuola in presenza e in aula è deleteria per i ragazzi a cui – sarà bene ricordarcelo – in questo modo lasciamo problemi enormi, e non solo in termini di debito pubblico», ha aggiunto l’esponente di Italia Viva, mettendo in risalto che la differenza la avverte soprattutto chi ha un figlio che va a scuola: «I ragazzi che passano sei ore al giorno davanti a un video per il resto della giornata sembrano zombie». Gabriele Toccafondi ha poi concluso: «Non possiamo permettere che milioni si di studenti siano condannati a subire ancora una situazione che si protrae da marzo», riporta Orizzonte Scuola.



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