«Corrado è indescrivibile, ho avuto compagni di lavoro simpatici e carini ma Corrado amava fare gli scherzi», ha ricordato Gabriella Farinon a proposito del Festival di Sanremo, evidenziando poco dopo sull’essere mamma e lavoratrice: «Le mamme che lavorano hanno sempre il senso di colpa ed i figli chiedono: “Perchè non stai con me? Perchè stai là?”. Avevo un amico neuropsichiatria, andai da lui e confidai questa cosa. Lui mi disse che la cosa più importante era dare il buon esempio con il lavoro, anche se da un bambino non è capito: per loro la mamma è fuori casa, non c’è». Dopo il divorzio con il regista Salvatore Modesti, Gabriella Farinon ha ritrovato l’amore: «Mi sono risposata con un pugliese, Stefano Rovanazzi. E’ stato l’amore della mia vita, una persona eccezionale: ci siamo sposati all’Argentario e ci ha sposati Susanna Agnelli. Ho lasciato tutto per lui? E’ stata una scelta, ho fatto bene. Sono andata a Bari, città molto accogliente e molto bella. Non mi mancava il mio lavoro, iniziai a raccogliere fondi per fondare un centro oncologico su richiesta di Veronesi». Il compagno della presentatrice se ne andò nel 1992, stroncato dalla malattia, ma il suo ricordo continua ad essere sempre presente. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GABRIELLA FARINON: “SANREMO? NON C’ERANO LE POLEMICHE DI OGGI”

Manca poco al Festival di Sanremo 2020 e Gabriella Farinon ha grande esperienza a proposito della kermesse canora. La conduttrice ai microfoni di Vieni da me ha ricordato: «L’attesa c’era, però non c’era tutta la polemiche che c’è oggi: le protagoniste erano le canzoni, la gente attendeva le canzoni». La carriera nella tv di Stato è stata straordinaria, ma non mancarono le multe: «Le annunciatrici della Rai non dovevano cambiare mai, io una sera per l’annuncio della notte per scherzare mi sono messa la parrucca multa ed ho ricevuto una solenne multa. Ho dovuto pagare, mi hanno tolto del denaro dallo stipendio». La Farinon ha poi ricordato i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo: «Sono stata vista da un regista importante a Piazza Navona, ci eravamo trasferiti dal Veneto a Roma: feci un provino e iniziai con una pubblicità. Ogni tanto, cambiando parrucca, facevo altre pubblicità. I miei genitori erano felici di quei lavori. Poi ho iniziato con il cinema ed i miei genitori non erano più così felici».



GABRIELLA FARINON A VIENI DA ME

«Ho fatto film e pubblicità, poi un giorno mi dissero di alcuni provini per romanzi sceneggiati e annunciatrici: mentre facevo il provino, il direttore generale mi propose di fare l’annunciatrice», ha continuato Gabriella Farinon, che ha poi ricordato le tensioni del Festival di Sanremo 1969: «Arrivarono i moti studentechi, il Salone delle Feste fu presidiato dalla Polizia». Anni difficili, tanto che Sanremo non andò in onda a colori ma in bianco in nero: «Non c’erano le immagini a colori, poi la Rai non amava molto le cose leggere e il Festival era considerato una cosa leggera». Basti pensare che le immagini sono state recuperate grazie a una videocassetta arrivata dalla Repubblica Ceca.

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