Gad Lerner lascia Repubblica e passa al Fatto Quotidiano. Un passaggio con strascichi polemici, a causa delle dichiarazioni del giornalista. Ha infatti spiegato che dietro le sue dimissioni c’è il licenziamento senza preavviso di Carlo Verdelli quando Exor assumeva la gestione operativa di Repubblica. «Qui da noi Exor ha optato per la monarchia assoluta», ha scritto Gad Lerner. E poi ha concluso: «Sarò contento di lavorare in un giornale senza padroni». La replica non si è fatta attendere, infatti volano già stracci. Le sue parole non sono state gradite da Stefano Cappellini, il capo della redazione politica di Repubblica, che il giornalista ha subito attaccato al debutto sul Fatto Quotidiano. «Ora che non ha più padroni, c’è solo un problema: chi lo porta in barca, quest’estate?», si chiede Cappellini ironicamente. Il riferimento è alle “gite” di Gad Lerner, spesso ospite dell’ex patron di Repubblica Carlo De Benedetti sul panfilo di quest’ultimo.
GAD LERNER VS REPUBBLICA E STEFANO CAPPELLINI REPLICA…
Gad Lerner ha lasciato Repubblica perché alla guida operativa del giornale fondato da Eugenio Scalfari c’è un “monarca assoluto” come John Elkann. Quindi, ha deciso di provare il brivido della scrittura per un giornale “senza padroni”, cioè quello diretto da Marco Travaglio. Peccato che negli ultimi trent’anni della sua carriera abbia ricoperto l’incarico di vicedirettore della Stampa dell’avvocato Agnelli, è stato una grande firma della Repubblica di Carlo De Benedetti e editorialista del Corriere della Sera, dove di certo non mancano grandi capitalisti. Rapporti di cui il giornalista ha puntualmente parlato. «Non rinnego certo i leali rapporti intrattenuti con gli azionisti dei giornali in cui ho lavorato – gli Agnelli e i De Benedetti, senza dimenticare la Telecom con cui partecipai alla fondazione di La7 – senza dover rinnegare le mie idee e i miei legami esistenziali con la sinistra», ha scritto nell’articolo per il Fatto Quotidiano che ha scatenato appunto la reazione di Stefano Cappellini di Repubblica.