«Si va in piazza Duomo #vivainter #scudetto»: sono bastate queste poche parole, con tanto di foto corredata con la bandiera dell’Inter “Campioni d’Italia” per scatenare social e non solo contro Gad Lerner, storico giornalista di Repubblica, oggi al Fatto Quotidiano. Che fosse tifoso dell’Inter non è certo elemento “nuovo”, ma è la giustificazione data alla presenza in Duomo con altre 20-30mila tifosi assembrati che ha fatto sollevare non poche polemiche: «Tranquilli, io e mio figlio siamo andati in motorino con la bandiera e le mascherine d’ordinanza, stando attenti a mantenere le distanze».



La risposta alle prime critiche social scatena ancora di più la “piazza” mista calcio e politica: tra i primi è Guido Crosetto (Fratelli d’Italia) che replica con una semplice domanda «A fare un assembramento?» e poi anche altri che criticano pesantemente la scelta di Gad Lerner, «Solo da noi può succedere che un giornalista inciti agli assembramenti senza che nessuno si indigni».



GAD LERNER: “GODUTO CON CAUTELA”

Ulteriore contro replica di Lerner che a Crosetto spiega «motorino, bandiera, mascherina e distanza di sicurezza… mi vaccinano solo giovedì prossimo». Ad un altro utente, il giornalista ribadisce che secondo quanto ha visto lui, di grandi assembramenti non ve ne sono stati: «Aspettavamo questo momento da undici anni e ce lo siamo goduti con tutta la cautela necessaria come la maggioranza dei tifosi. Anche perché sarò vaccinato solo giovedì prossimo». Le immagini, le foto e anche i video in arrivo da Piazza Duomo ieri però raccontano una realtà ben diversa da “cautela e distanziamenti”, con 20-30mila tifosi in festa per lo scudetto che hanno infatti dato adito a polemiche ingenti contro la gestione dell’ordine pubblico del Comune di Milano.



«Quando il popolo dei tifosi, in modo assolutamente spontaneo e non organizzato, scende in strada per festeggiare lo scudetto atteso da anni, bisogna necessariamente coniugare le ragioni della prevenzione del contagio con la gestione dell’ordine pubblico e con la tutela della incolumità delle persone. Abbiamo valutato che chiudere piazza Duomo, spazio urbano ampio e con numerose vie di esodo, sarebbe stato inevitabilmente occasione di ancora più densi e rischiosi assembramenti, sotto ogni profilo», ha spiegato in una nota il prefetto di Milano, Renato Saccone. Sala ha parlato solo in risposta alle critiche sollevate da Salvini mentre Gad Lerner, dopo le tante polemiche, ha deciso di non replicare ulteriormente: un utente in aperta provocazione ha postato un post di Gad Lerner del novembre 2020 dove il tenore era decisamente diverso, «oggi 853 morti di Covid… e ci sono ancora dei presidenti di regione che protestano per la chiusura degli impianti di risalita sulle piste di sci. Evidentemente la politica per loro consiste nel farsi portavoce delle categorie penalizzate, a fini di facile consenso». Qualche mese è passato, il Covid c’è ancora, ma le “regole” post-scudetto delI’Inter sembrano valere diversamente…