Tante le incomprensioni tra Gaetano e suo figlio Alessio. Il ragazzo racconta di essersi allontanato da lui perché, come suo padre, ha vissuto momenti difficili: “Ho avuto attacchi di panico, sono rimasto chiuso in casa, non mangiavo. – e ha chiarito – Io mi tutelo papà, non posso star male e finire dallo psicologo in ogni situazione”.
È per questo motivo che Alessio, alla domanda di Maria sull’apertura della busta, risponde: “Preferisco risolverla privatamente, con i tempi dovuti.” Gaetano però, in lacrime, chiede al figlio di dargli perlomeno l’opportunità di abbracciarlo: “Sto veramente male”, gli dice. Lui però non cambia idea: “Ho bisogno di tempo ma non è una cosa negativa, voglio che lui lo capisca”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
La storia di Gaetano e del figlio Alessio a C’è posta per te 2023
La puntata di C’è posta per te del 4 marzo 2023 si conclude con la storia di un padre e di un figlio. A chiamare il programma è Gaetano per il figlio Alessio che non gli parla da cinque mesi. Lo ha bloccato ovunque, racconta l’uomo, social e telefono, allora è andato sotto casa, attendendo sotto la pioggia; ma quando il figlio lo ha visto, fradicio, non lo ha degnato di una parola.
Gaetano spiega che questa rottura è nata a causa di un brutto messaggio audio che ha inviato al figlio dopo aver saputo che si era licenziato. Nel messaggio l’uomo gli ha detto di dimenticarsi di lui, cancellare la sua faccia, che faceva schifo e che non avrebbe più dovuto guardarlo in faccia. Gaetano, infatti, racconta che questa terribile reazione affonda le sue radici in un passato da famiglia umile, in cui il lavoro ha letteralmente cambiato le loro vite, e in un presente in cui un non navigano nell’oro.
Gaetano piange per il figlio Alessio e gli chiede di far pace
Alessio ha accettato l’invito a C’è posta per te e, vedendo il padre, ammette che si aspettava fosse lui. Gaetano, dal canto suo, si è rivolto al figlio in lacrime: “Mi manchi tanto. Ho cercato di essere un buon padre, ho sempre lavorato, ho cercato di non farti mancare nulla.” Gli ricorda dunque che è affetto oggi da una malattia che lo mette costantemente in bilico; da qui un disperato appello: “Potrei morire domani, non perdiamoci!”