Con un fondo su “Il Tempo” di ieri l’ex Presidente della Regione Lazio Francesco Starace accende i riflettori della polemica contro il Ministro della Salute Roberto Speranza dopo la “gaffe” avvenuta poche ore fa sul traghetto Civitavecchia-Olbia: in sintesi, due giorni fa un passeggero sul traghetto Olbia-Civitavecchia riceve una mail con scritto «Gentile Sig.ra/Sig.re – comunica il freddo comunicato di una assistente ministeriale, A.R. – La stiamo contattando dal Ministero della Salute in seguito all’identificazione di un caso confermato di CO VID -19 sul traghetto Olbia -Civitavecchia del 17.08 h 22.45 su cui lei era passeggera/o. Nei 14 giorni successivi alla data di esposizione (17 agosto 2020), oltre a ricordarle le classiche misure di prevenzione: lavare frequentemente le mani, tossire e starnutire direttamente su di un fazzoletto di carta o nella piega del gomito, le chiediamo di monitorare le sue condizioni di salute, qualora si dovessero manifestare sintomi anche lievi (in particolare febbre, mal di gola, tosse, rinorrea/congestione nasale, difficoltà respiratoria, dolori muscolari, anosmia/ageusia/disgeusia, diarrea, astenia) telefonare immediatamente al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta, e riferire la possibile esposizione che può aver avuto sul traghetto». Il timore e la paura prende il sopravvento sul passeggero dopo questo messaggio del Ministero della Sanità e così scattano le verifiche e le chiamate alla Asl territoriale ma tra silenzi e attese l’ansia cresce e solo un nuovo messaggio del Ministero ristabilisce la verità dei fatti.
LA “GAFFE” DEL MINISTERO
«GENT.MI, MI SCUSO…. LA TRATTA INTERESSATA NON ERA CIVITAVECCHIA/OLBIA, MA OLBIA/CIVITAVECCHIA…VI PREGHIAMO DI NON PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA MAIL RICEVUTA SCUSO SENTITAMENTE PER IL DISGUIDO…», si legge nel secondo messaggio del Ministero della Salute, riportato da Il Tempo, che sottolinea la gaffe e non fa passare ore serene ai centralini della Sanità pubblica. Secondo l’affondo di Storace contro Speranza non è tanto la gaffe o l’errore il problema: «nel traghetto c’erano trecento persone, neanche tante, e certamente dal ministero della Salute hanno spaventato tutti i passeggeri che si erano imbarcati il 17 agosto. E’ da chiedersi come lavorano, ministro Speranza, nei servizi che sarebbero tra i migliori al mondo come raccontate ogni giorno. Altro che “non prendere in considerazione la mail ricevuta». Il problema poi risiede anche nella tempistica non immediata – 5 giorni – prima di ristabilire l’effettiva verità, con in più il problema per i passeggeri del traghetto effettivamente con contagio a bordo di cui ancora non è dato sapere se vi siano stati ulteriori contagi dovuti al ritardo nelle comunicazioni.