Secondo il sito investigativo francese Disclose la multinazionale americana General Electric presente in Francia avrebbe posto in essere una enorme evasione fiscale a proprio vantaggio.
Sette anni dopo la vendita del ramo energetico di Alstom a General Electric, il bilancio della multinazionale americana in Francia è disastroso: 5mila posti di lavoro persi, di cui 1.400 nello stabilimento di Belfort e know-how tecnologico abbandonato. La multinazionale americana ha istituito un pacchetto finanziario opaco tra la sua filiale francese, General Electric Energy Products France (Geepf) e le filiali domiciliate in Svizzera e nello stato americano del Delaware. Obiettivo: sfuggire alle autorità fiscali francesi nascondendo gli utili relativi alla vendita di turbine a gas prodotte a Belfort. Secondo le stime, più di 800 milioni di euro sono scomparsi dalle casse del Geepf tra il 2015 e il 2020. Si tratta di un deficit per i conti pubblici da 150 a 300 milioni di euro.
La grande fuga inizia alla fine del 2015 con un consiglio semplice e discreto: il trasferimento delle responsabilità commerciali di Geepf a un’azienda creata per l’occasione a Baden, in Svizzera. Il suo nome: General Electric Switzerland Gmbh (Ges).
A Baden, al numero 8 di Brown Boveri Strasse, General Electric ha domiciliato altre tre filiali in attività con il “fornitore” francese. Le prime due, General Electric Global Services Gmbh e GE Global Parts and Products Gmbh, sono responsabili della vendita di pezzi di ricambio fabbricati a Belfort. La terza, chiamata General Electric Technology Gmbh, ha la missione di raccogliere i diritti di brevetto relativi alle turbine a gas.
Per una semplice ragione, secondo uno dei rapporti di audit consultati da Disclose: “Il reddito da brevetto straniero è molto poco tassato in Svizzera”. Dal 2015, 177 milioni di euro di royalties tecnologiche hanno lasciato la Francia per Baden.
Per completare la sua strategia di ottimizzazione fiscale, General Electric si affida a un’altra filiale del gruppo, questa volta con sede negli Stati Uniti. Monogram Licensing International Llc, cioè il suo nome, è domiciliata nel Delaware, uno stato noto per non aver riscosso alcuna imposta sulle società. Tra il 2014 e il 2019, avrebbe ricevuto quasi 80,9 milioni di euro da GE France per l’uso del marchio, del logo e degli slogan pubblicitari di General Electric. Secondo il contratto in vigore tra le due società, la Francia deve quindi pagare l’1% del suo fatturato annuo al Delaware. Tuttavia, questa soglia è stata superata più volte. Senza alcuna spiegazione, sottolinea uno degli audit del gruppo.
Eliminando 800 milioni di euro dai conti di General Electric Energy Products France, la multinazionale è quindi sfuggita alle tasse. Ma ha anche privato i dipendenti francesi di parte della loro partecipazione all’azienda. Riducendo artificialmente i profitti, il produttore avrebbe privato i suoi dipendenti di diverse migliaia di euro, tra il 2015 e il 2019, come parte della loro partecipazione agli utili di Geepf. Nel dicembre 2021, il sindacato Sud Industrie e il Comitato sociale ed economico (Cse) del sito Belfort hanno presentato una denuncia contro il loro datore di lavoro per “frode del diritto alla partecipazione dei dipendenti”.
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