Gaia Lucariello, moglie di Simone Inzaghi: “Dopo 14 anni d’amore…“
Gaia Lucariello, la moglie di Simone Inzaghi, ha rilasciato un’intervista al settimanale Chi in cui ha raccontato il rapporto con suo marito e con il suo ruolo di allenatore dell’Inter. La coppia, sposata nel 2018 e dalla cui unione sono nati due figli, Lorenzo e Andrea, è innamoratissima e la donna nutre un profondo rispetto per la figura di suo marito, con cui condivide le gioie sportive ma anche le sconfitte più cocenti.
Come vengono affrontate le sconfitte sportive dell’allenatore in casa Inzaghi? A raccontarlo è la Lucariello: “Inutile girarci intorno: bisogna essere intelligenti. Non si può dire: ‘Fai finta di niente’. A volte ne parli, ascolti lo sfogo, altre scegli il silenzio, ma dopo 14 anni d’amore ci capiamo al ‘ciao’, anche se è un ciao post critiche e sconfitte. Voglio specificare una cosa: non sono questi i problemi della vita. Ma Simone, che arriva sempre senza voce a fine partita, ‘sente’ il bello e il brutto“.
Gaia Lucariello e le critiche sportive a Simone Inzaghi: “Ho iniziato a piangere…“
In campo gli allenatori sono spesso vittime di critiche e insulti dalla tifoseria, e anche a Simone Inzaghi è più volte capitato. Gaia Lucariello, nel corso dell’intervista, svela come affronta queste situazioni e ricorda un episodio in particolare: “L’anno scorso è successo, la squadra stava attraversando un momento negativo. Una domenica ho nascosto il mio viso dietro al telefonino e ho iniziato a piangere. Capita anche che a volte Simone mi cerchi con lo sguardo. Ricordo che, durante la partita contro la Roma, lui si è girato, ma non riusciva a vedermi. Come una matta ho urlato: ‘Amore, sono qua!’. Un sorriso e via, ci siamo ritrovati“.
Le critiche spesso arrivano anche per mezzo social, per questo la Lucariello cerca di utilizzarli il meno possibile: “Uso pochissimo i social. E sarò sincera: lo faccio per non creare problemi a mio marito. Pubblico poco o quasi nulla e non rispondo mai ai provocatori, agli hater, a chi va oltre le critiche calcistiche. Potrei usare i social con leggerezza, ma non lo faccio. Rispetto troppo la figura di mio marito. A causare un problema bastano una foto, un selfie, un like. Pazienza“.