Novità sul caso Gaia Randazzo, scomparsa da un traghetto di Grandi Navi Veloci nella notte fra il 10 e l’11 novembre 2022 dopo essersi imbarcata a Genova. Infatti, indiscrezioni giornalistiche hanno rivelato che nello smartphone della giovane sarebbero stati rinvenuti video e messaggi in cui lei avrebbe lasciato intendere la volontà di suicidarsi. Su questo aspetto, il legale difensore della famiglia Randazzo, Aldo Ruffino, ha dichiarato: “Stiamo cercando di avere notizie sul caso, infatti oggi siamo in tribunale per ritirare copia della perizia del consulente e verificare la presenza di questi messaggi e video di natura inequivocabile”.



Se questo fosse vero, ha continuato l’avvocato, entrerebbe in contraddizione con “i racconti del fratello e della mamma di Gaia Randazzo, che hanno ricostruito un comportamento assolutamente non conciliabile con quello di una persona che pensa di porre in atto un gesto estremo. Un altro aspetto da considerare, poi, è quello della sicurezza a bordo delle navi, che rimane di fondamentale importanza. Nelle prossime ore contiamo di poter visionare questo materiale per avere così piena luce sull’attività posta in essere dalla Procura di Palermo in maniera celere. Si parla al momento di più video, ma non abbiamo contezza di quanti siano”.



GAIA RANDAZZO, SCOMPARSA DA TRAGHETTO. LA MADRE ANGELA PALAZZOLO: “NON HA MAI DATO SEGNALI DI SQUILIBRIO”

Nel prosieguo di “Storie Italiane”, la madre di Gaia Randazzo, la signora Angela Palazzolo, ha commentato: “Gaia non ci ha mai dato motivo di pensare che potesse compiere un gesto del genere. Quando mi ha mandato l’ultimo messaggio era tranquilla, anche nei giorni precedenti. Non aveva mai manifestato segnali di squilibrio, di tristezza, di disperazione. Zero, assolutamente. Le notizie apprese dai giornali mi hanno fatto male, hanno fatto male a tutta la famiglia”.



L’avvocato Aldo Ruffino ha aggiunto: “Sui presunti video e sms di Gaia Randazzo è necessario fare un approfondimento sul lavoro della Procura di Palermo per avere un’analisi completa”. Al momento, sembra che i filmati rilevati sul dispositivo telefonico non siano mai stati inviati, ma ancora non si ha certezza su quest’aspetto.