I genitori di Gaia Randazzo, scomparsa a soli 20 anni mentre era a bordo di un traghetto, non credono all’ipotesi che la loro figlia si sia suicidata. “Temiamo che le sia accaduto qualcosa di brutto, che sia stata aggredita” è quanto ha dichiarato l’avvocato della famiglia alla stampa, consegnando un appello: “Aiutateci a ritrovarla. Qualunque dettaglio, qualunque notizia può essere utile a capire cosa è accaduto e magari a salvarla da una situazione di pericolo”.
Gli inquirenti si stanno concentrando sull’analisi del cellulare di Gaia Randazzo, ritrovato su una panchina del traghetto assieme alla felpa della ragazza. Il 29 novembre saranno svolto degli accertamenti irripetibili su telefono, sul quale sarebbe stato ritrovato un messaggio mai inviato all’indirizzo dell’ex fidanzato. Per gli investigatori la ragazza potrebbe essersi suicidata lanciandosi in mare in seguito a una delusione amorosa, ma i genitori respingono con forza questa ipotesi, descrivendo Gaia Randazzo come una ragazza solare e piena di progetti, che forse potrebbe essere stata aggredita su quel traghetto su cui si era imbarcata il 10 novembre. L’ex fidanzato della ragazza ha però affermato di essere stato lasciato da lei pochi giorni prima della partenza, come riferisce Il Corriere della Sera. Un dettaglio che, se confermato, potrebbe far scricchiolare la principale pista seguita dalle indagini.
Gaia Randazzo scomparsa su traghetto: stava raggiungendo la nonna
Gaia Randazzo di era imbarcata il 10 novembre sulla nave Superba della GNV, partendo da Genova e con destinazione Palermo l’11 novembre. Stava andando a trovare la nonna in Sicilia e viaggiava insieme al fratello di 15 anni. I due non avrebbero preso una cabina, trascorrendo la notte sulle poltrone del salone. Prima della partenza aveva mandato un messaggio vocale ai genitori, apparendo allegra e progettando una visita all’acquario al suo arrivo. La notte tra il 10 e l’11 novembre, però, Gaia Randazzo scompare.
Il fratello della ragazza ha affermato di non essersi accorto di nulla perché addormentato. È stato lui a dare l’allarme, preoccupato di non vederla al momento del risveglio. L’ha cercata, infine si è rivolto all’equipaggio del traghetto, ma senza riuscire a trovare traccia della ragazza. Soltanto il suo cellulare e la felpa abbandonati su una panchina. A quanto si apprende, in acqua non sarebbe stato ritrovato il corpo di Gaia Randazzo. E potrebbe non essere possibile cercare risposte nelle telecamere del traghetto perché quella sera sarebbero state inattive.