Gaia Tortora, vicedirettrice e capo della redazione politica del TgLa7 e conduttrice di Omnibus, ha deciso di raccontare nei dettagli il suo dramma. Nel corso di un’intervista al settimanale Oggi, la Tortora ha parlato di attacchi di panico, partendo dalla prima volta che le è capitato oltre 10 anni fa, quando in diretta col Tg si è accasciata al suolo e ha pensato di morire in Tv. Oggi, all’età di 51 anni, la giornalista svela che: “Gli attacchi di prima non sono più tornati. Ogni tanto mi assale una sensazione simile, però avendo imparato nel frattempo che non sto morendo, che posso maneggiarli… direi tre anni”. Tre anni da quando non ha più attacchi, dunque. D’altronde contrastarli non è affatto semplice: “Se poi accade mentre sei in video è impossibile. Sono soprattutto la spia di un malessere”, racconta ancora la Tortora.
Gaia Tortora: “Soffrivo della sindrome dell’abbandono”
Ma da dove nasce questo malessere di cui parla Gaia Tortora? Sicuramente dalle vicende che hanno visto protagonista suo padre, Enzo Tortora, arrestato nel 1983 e portato via, ma non solo. “Mi sono fermata con me stessa. – racconta – Ho continuato a lavorare ovviamente ed è stata una sofferenza. In quel momento non me la sentivo di dirlo apertamente, avevo paura come può capitare a tante persone di essere guardata diversamente, di non avere più il mio spazio, anche lavorativamente parlando”. Gaia Tortora non nega che “Ancora oggi soffro della sindrome dell’abbandono. – e spiega – Fatico ad interpretare alcuni comportamenti che a me mandano subito in alert.” Ma non è solo dell’abbandono di suo padre che parla: “è in generale.” ammette. E oggi? “Mi sento liberata. – confessa – da una parte perché l’ho detto, dall’altra perché so che si può affrontarlo, conviverci”.