Non solo economia o sanità al Meeting di Rimini 2020, il Covid-19 ha evidenziato con ancor maggior rilevanza il problema di fondo della cultura e società degli anni Duemila più volte sottolineato tanto da Papa Benedetto XVI quanto da Francesco: il nichilismo. Nella terza giornata del Meeting due illustri protagonisti del panorama culturale e sociale italiano intervengono nell’incontro dal titolo “Le sfide del vivere nell’epoca del nichilismo” partendo proprio dallo spunto legato alla “portata” che assume l’epoca della pandemia nei prossimi anni a venire. In collaborazione con Avvenire, intervengono al Meeting di Rimini 2020 i seguenti ospiti: Eugenio Borgna, Primario emerito di Psichiatria Ospedale di Novara, accademico e saggista; Umberto Galimberti, Filosofo, sociologo, psicoanalista, accademico e giornalista. Introduce Costantino Esposito, Professore Ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Bari. L’incontro – organizzato con la collaborazione del quotidiano Avvenire – avrà inizio alle ore 17 nella Plenaria del Palacongressi della Fiera Vecchia di Rimini, o tramite prenotazione del posto in presenza (avvenuta nei giorni scorsi sul sito del Meeting) oppure seguendo la diretta video streaming dal canale ufficiale YouTube del Meeting Rimini 2020.



DIRETTA VIDEO STREAMING, L’INCONTRO SUL NICHILISMO

Un mostro della psichiatria italiana come Eugenio Borgna torna al meeting di Rimini dopo l’uscita della autobiografia “Il fiume della vita. Una storia interiore” (Ed. Feltrinelli) e incontra l’allievo, filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti, autore tra i vari testi dell’importante “La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo” (sempre edito da Feltrinelli). Per il filosofo è l’esordio in assoluto al Meeting di Rimini e si confronta direttamente con Borgna ed Esposito sul significato non banale per le sfide del vivere nella quotidianità della pandemia Covid-19. Come ha spiegato nel pieno della fase 1 – con morti e contagi che erano purtroppo all’ordine non del giorno ma delle ore – lo stesso psichiatra all’Avvenire «siamo ancora disarmati di fronte alla morte. Non bisogna però lasciarsi sommergere dal dolore, pure essendone partecipi, ma invece dobbiamo fare ciò che occorre fare: pensare alla casa, ai figli, al lavoro. Vivere, reagire: e con ciò dare anche una speranza di riscatto alla sofferenza di tanti sconosciuti». Intervistato in esclusiva da Il Sussidiario.net ancora Borgna analizza la portata e il rischio di una società impregnata dal nichilismo «il Covid ricorda il tempo della Seconda Guerra Mondiale. Oggi come allora si avvertiva la precarietà della vita, ma allora si aveva il senso di una comune partecipazione a un ideale di libertà e di speranza. Che ci ha cambiato in meglio».



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