Paura a Gallarate, dove un uomo di 42 anni, con diversi precedenti, nella giornata di sabato ha tentato di violentare una ragazzina non ancora maggiorenne in pieno centro. L’aggressore, di nazionalità marocchina, per niente condizionato dalla presenze dell’amica della ragazza, atteso la minore davanti un minimarket nella zona della stazione: poi l’ha assalita, palpeggiata e scaraventata contro una vetrina. Come riportato dal Corriere della Sera, non era la prima volta che il 42enne prendeva di mira la minore: già venerdì, infatti, il marocchino aveva seguito la giovane in strada, apostrofandola come se fosse una prostituta e pretendendo da lei un rapporto sessuale a pagamento. Quando si era sentita dire “se vieni da me, abito qui vicino“, la ragazzina aveva ignorato il molestatore, che non aveva però desistito dai suoi propositi, portandola ragazza a trovare rifugio all’interno di un locale di kebab fino a quando l’uomo non si era allontanato.
GALLARATE, TENTA DI VIOLENTARE RAGAZZINA IN PIENO CENTRO
Nella giornata di sabato, purtroppo, è andato in scena il bis, con il 42enne che questa volta è riuscito a mettere le mani addosso alla minore. Soltanto il coraggio delle amiche ha evitato il peggio: una prendeva l’uomo a spintoni per cercare di allontanare l’uomo mentre questi era intento a strangolare la ragazzina, l’altra invece allertava il 112 della situazione di pericolo. Sul posto si sono immediatamente portati gli agenti di polizia che hanno provveduto ad ammanettare e ad arrestare il marocchino, che neanche davanti a loro ha smesso di insultare la ragazzina e i suoi familiari. Particolarmente inquietanti le minacce rivolte dall’uomo, che come riportato dal Corriere della Sera, ha dichiarato: “Non mi interessa di essere arrestato, quando esco la ammazzo“. Il 42enn, già condannato in via definitiva dal tribunale di Milano a 7 mesi di reclusione per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e con numerosi precedenti di polizia per rissa, maltrattamenti in famiglia, violazione degli obblighi di assistenza famigliare e porto ingiustificato di oggetti od atti ad offendere, si trova ora nel carcere di Busto Arsizio con l’accusa di violenza sessuale.