Il professor Massimo Galli è stato intervistato stamane dal programma di Rai Tre, Agorà, e nell’occasione ha parlato della situazione attuale del covid. “Più che di quanto dobbiamo essere preoccupati – le parole dell’ex primario di malattie infettive del Sacco, in diretta televisiva – è quanto dobbiamo evitare di non preoccuparci. Non è una scelta solo in Italia ma di molti governi europei, quasi tutti hanno deciso in buona parte di strizzare gli occhi agli irriducibili della non vaccinazione e alla minimizzazione del problema, e dall’altra agli stanchi, e chi non è stanco dopo due anni di questa situazione? La stanchezza è un elemento davvero diffuso”.



Poi Massimo Galli ha proseguito: “i dati sono clamorosamente non a favore”, e a riguardo il noto camice bianco meneghino ha argomentato: “Noi siamo al sesto posto come numero di casi registrati nell’arco delle ultime 4 settimane, sulla dashboard della John Hopkins University, risultano 1.89 milioni di casi italiani con 3.900 decessi, c’è qualcosa che non va perchè la Germania, che è al secondo posto, 5.9 milioni di casi contro i nostri 1.8 milioni ha 6.300 morti, non abbiamo il denominatore a posto. Noi abbiamo molti più casi di quello che registriamo ma molti ma molti, ed è un dato di fatto”.

MASSIMO GALLI: “VARIANTE XE PRENDERA’ IL SOPRAVVENTO”

Nell’intervista di stamane il professor Massimo Galli ha parlato anche della nuova variante XE: “La nuova variante XE si andrà ad imporre – ha spiegato – tenendo conto che omicron 2 ha ormai scalzato la precedente nel resto del mondo, tra l’altro vedremo anche come se la caverà l’estremo oriente, a cominciare dalla Cina, tenendo sempre conto di quel poco che si sa”.

Infine il professore ha parlato del suo libro in uscita, “Gallipedia”, che verrà presentato la prossima settimana: “Il titolo non è farina del mio sacco, la mia coautrice ha scelto questo titolo per prendermi un pochino in giro, l’ha fatto molto bene e inconsapevolmente, perchè gallipedia in spagnolo fa riferimento ad allevamenti di galli, polli e tacchine e mi ha fatto ricordare la mia infanzia. La mia vita è piena di cocodè e va bene così. Il libro uscirà il 14, la rivelazione dei suoi contenuti sarà fatta a tempo debito, in buona sostanza i stratta di una lunga escursione su mie varie esperienze, non solo di covid, ho trovato la scusa per parlare di altre malattie e un po’ dei fatti miei”.