Il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive del Sacco di Milano, ospite stamane in collegamento con il programma di Canale 5, Morning News. Le prime parole sono sul rischio di nuove chiusure dopo ‘l’allarme’ lanciato dal ministro Speranza: “E’ sacrosanto stare attenti se no ci troveremo nei guai, e non è allarmismo. In questo momento ci può creare dei problemi il covid, non credo si possano avere gli stessi dell’anno scorso, quindi 90mila morti da settembre a settembre, deve essere chiaro. Abbiamo vaccinato molto e abbiamo messo in sicurezza maggior parte persone a rischio”. E ancora: “Non è la prima volta che questa malattia ti sorprende manifestandosi in termini non prevedibili sulla base dei dati scientifici. Come ad esempio le varianti, a cominciare da quella inglese, che ha avuto una grande capacità di diffusione fra i bimbi, e la Delta è ancora peggiore dal punto di vista, ed è evidente che la riapertura delle scuole causa preoccupazioni”.



Sui dati preoccupanti di Israele: “I nostri dati fino ad esso ci permettono di non essere pessimisti sulla copertura dei vaccini, il vaccino ci copre bene nei confronti di ospedale, rianimazione e cimitero, e lo fa per più tempo nella maggioranza delle persone di quanti noi si crede, per numero di mesi importanti, poi ci sono questi dati di Israele che bisognerebbe capire meglio”. Sulla terza dose Massimo Galli spiega: “Se lo stato mi dice fai così ottempero ed obbedisco, sia chiaro questo concetto. Dopo di che quanto emerge dalle info e dai dati di cui dispongo e che cerco di interpretare, penso che non la si possa prospettare come copertura generale e vada come vada. Io credo che si debba ragionare in maniera articolata rispetto alla realtà delle singole persone e dei singoli gruppi. Un conto sono i fragili e gli anziani che hanno malattie importanti, e un conto è dire di farla tutti va bene così, credo che lo sforzo sia superiore al risultato”.



GALLI: “OBBLIGO VACCINALE? CI VOGLIONO 2/3 MESI, IO NON CONTRARIO MA…”

Sull’obbligo vaccinale infine: “Serve un percorso piuttosto lungo io non mi sono mai espresso in maniera entusiastica, non verso il concetto dell’obbligo che ritengo sia costituzionale e legittimo, così come fatto sull’infanzia, anche se preferisco sempre la persuasione. Ci vogliono due o tre mesi per avere l’obbligo. Se non si riesce a completare il discorso dell’80% dei vaccinati soprattutto in certe aree del paese e per non trovarci nei prossimi mesi con gli ospedali di nuovo in crisi…”



“Sarei entusiasta – ha proseguito Massimo Galli – se avessimo la possibilità di avere un vaccino aggiornato che riuscisse a bloccarci anche la delta. Questi fantastici vaccini hanno il limite di non riuscire ad evitare di infettarsi, di regola comunque assai blanda e non pericolosa, con la delta e altre varianti. È un discorso di rischio di infezione e non di malattia grave ma tale rischio permette la circolazione del virus, e in alcuni parte del paese si prospettano restrizioni ulteriori. Le persone guarite ritengo in assoluto che non abbiano necessità di vaccini se non in casi particolari”.