Il professor Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite in collegamento con il programma di Rai Uno, Oggi è un altro giorno, condotto da Serena Bortone. “Ho un libro da pubblicare ma non è assolutamente una storia d’amore, è una storia di fantascienza, un mondo rifugio in cui dovevo far riposare la testa in questi ultimi due anni. Non so se lo pubblicherò mai bisogna trovare qualcuno di così matto, è molto lungo e ha un taglio di quelli appassionati alla fantascienza classica degli anni ’60 e ’80, c’è anche una strizzatina d’occhio al Troni di Spade. Cosa succede? Mia moglie ha detto che nel primo volume succede poco, quindi dovrò fare qualche correttivo”.
“Non era mia intenzione fare qualcosa di troppo alto – ha proseguito Galli – è nato trovandomi in treno quando mi son trovato senza niente da leggere e senza collegamento internet, e a quel punto mi sono cominciato a raccontarmi le storie che mi giravano in testa da un po’. Volevo scrivere un romanzo storico, ma non avevo avuto abbastanza tempo per studiare. Quante pagine ho scritto? Sono più di 500 fra prima e seconda parte, è un paio di mesi che sto però facendo altro, tutta questa estate non ci ho messo mano. Ma non so se lo pubblicherà, la gente si aspetta da me altro quindi se faccio questo non segue quello che è la mia persona, tipo qualche libro serio sulla pandemia”.
Si è parlato poi di temi attuali, come il Green Pass: “E’ uno strumento applicabile più rapidamente inducendo alla vaccinazione di quanto sarebbe stato possibile con l’obbligo, nei confronti del quale non ho esitazione ma avrebbe richiesto più tempo. Che sia una specie di surrogato dell’obbligo ho pochi dubbi e la cosa non mi scandalizza”. “Obiettivo – ha proseguito Galli – è vaccinare il più possibile ma non facciamo percentuali, la meta da raggiungere è tutti o quasi tutti. La Delta può infettare marcatamente e quindi può colpire quando meno te lo aspetti anche persone che hanno attorno gente vaccinata, e anche i vaccinati si possono infettare e lo sprovveduto che non si vaccina ha elevata probabilità di farsela malamente sta infezione. Quindi non è che quando arriviamo al 90% siamo contenti, la gente si deve vaccinare per proteggere se stessi e gli altri”.
Galli ha parlato anche della terza dose, che nel Lazio è già scattata e che a breve partirà in tutte le regioni d’Italia: “La copertura dei vaccini non si sa quanto duri, sembra durare molto nella maggioranza delle persone, non in tutte però. Non basta dire semplicemente a tutti fatevi la terza dose per quanto riguarda i più fragili. Se uno si va a fare il tampone perchè non risponde al vaccino, questo dovrebbe avere il tampone gratis, per gli altri sono fatti suoi, servono strategie per chi non si può vaccinare”. E ancora: “Il green pass lo estenderei a chi è guarito ed ha anticorpi e che è perfettamente inutile se ha gli anticorpi gagliardi”.