Il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Mattino 5 News, e nell’occasione ha storto il naso di fronte alla decisione del governo di ridurre le quarantena da covid: “Se per ogni positivo con una mancata sorveglianza ne abbiamo numerosi altri che si infettano e che continuano ad infettare altri come una catena di Sant’Antonio senza alcuna forma di contenimento… mettiamo tutto il paese con l’infezione? Io temo francamente molto. – le parole in diretta tv di Galli su Canale 5 stamane – io di casi sintomatici o blandamente sintomatici ne sento e ne vedo parecchi e mi sento di dire che più infezioni abbiamo e più persone finiranno comunque in ospedale, e gli ospedali non sono già messi benissimo e questo vale la pena di sottolinearlo”.



Quindi il professore ha aggiunto: “Il rischio di considerarsi ormai completamente senza più problemi perchè la tua vaccinazione è una vaccinazione che ti dovrebbe coprire, lo dico da settantenne che ha tre dosi… io ultimamente non mi nascondo che il tampone me lo faccio e vado a fare, anche se ho parecchi anticorpi. Me lo faccio ovviamente fai da te, non vado a gravare sull’organizzazione, d’altro canto faccio un certo tipo di mestiere no”. Di nuovo sulle modifiche alle quarantene: “Atteggiamento che non ha attenzione. Io non dico che non si dovesse trovare il modo di regolamentare l’aspetto quarantena per non bloccare il Paese, perchè è chiaro che l’obiettivo di tutti è cercare di mandare avanti il più possibile, dico però che non si può pensare purtroppo in una situazione in cui nel bloccare l’infezione di questo virus non basta in molti casi nemmeno la terza dose come si è visto, non si può fare a meno di non averlo in testa questo problema”.



MASSIMO GALLI: “OMICRON E’ QUASI UN ALTRO VIRUS”

Massimo Galli era intervenuto anche ieri a Pomeriggio 5 News, e nell’occasione si era soffermato in particolare sulla variante Omicron: “La variante Omicron sta dilagando e sta divenendo prevalente anche da noi, siamo di fronte a qualcosa che ha 32 mutazioni che la rendono molto diversa dal virus originario di Wuhan e che quindi è quasi un altro virus, sta infettando alla grande anche una compagine di persone protette, quelli che avevano già fatto l’infezione, sto vedendo diverse persone che hanno alle spalle un’infezione e una vaccinazione, essere ugualmente infettati. Siamo di fronte ad una realtà che presenta sfaccettature allarmanti”.



E ancora: “Il picco massimo dei contagi? Molti dati parlano della metà del mese di gennaio ma da come stanno andando le cose non è detto che non vada anche oltre. Omicron ha sparigliato e si rischia di dire sciocchezza azzardando i numeri. I 98mila casi di ieri sono stati una mazzata, sono stati fatti tantissimi tamponi come mai in precedenza, e sono andati a beccare infezioni che in altri momenti non si sarebbero viste, ma il dato di fatto è che le infezioni sono molte e la prudenza deve essere da sottolineare. Quelli che fanno il mio mestiere devono rassicurare sul fatto che si muoia di meno, ma comunque avremo dei problemi infettandoci molto e gli unici strumenti che abbiamo sono vaccinazioni e cautela, nel tentativo di tenere il paese in piedi e funzionante”.