L’allentamento delle misure di restrizioni che scatterà il prossimo uno aprile 2022, è un grosso rischio secondo il professor Massimo Galli, ex direttore dell’Infettivologia dell’ospedale Sacco di Milano, nonché docente universitario. Secondo lo stesso camice bianco meneghino, pesa l’«incognita autunno» sull’attuale situazione pandemica, di conseguenza questo liberi tutti resta «pericoloso». Massimo Galli è convinto che sarebbe stato «meglio portare a conclusione la campagna vaccinale, anche tra i più piccoli», perché «l’immunità naturale dura poco e le reinfezioni aumentano», così come riferisce ai microfoni de Il Fatto Quotidiano.



A pesare sulle ultime infezioni è ovviamente Omicron, che sta causando tra l’altro numerose reinfezioni: «Nella mia esperienza ho visto quasi soltanto reinfezioni da Omicron». E ancora: «Ci sono state tre varianti maggiori in breve tempo. L’ultima è Omicron, molto più diffusiva ma mediamente meno patogena e meno letale soprattutto nei trivaccinati». Galli ha ricordato come i vaccini in circolazione siano stati creati sul virus «che circolava nel 2020», ma in questi due anni e passa il covid è mutato. In ogni caso, coloro che hanno completato il ciclo vaccinale «hanno molte meno probabilità di infettarsi e ancor meno di morire».

GALLI: “QUARTA DOSE? VACCINIAMO INUTILMENTE…”

Si parla anche della quarta dose, che in Italia è già scattata per le persone fragili e immunocompromesse, ma che per Galli non rappresenta ad oggi la strada da seguire: «Dubito che la ripetuta stimolazione immunitaria comporti gravi rischi, ma vacciniamo inutilmente persone che hanno già una forte risposta e non sappiamo se altre siano sufficientemente protette».

Secondo Galli sarebbe ben più utile «un anticorpo monoclonale già disponibile che trasferisce passivamente l’immunità, ma dev’essere verificato con Omicron». Chiusura con una frecciata al governo circa il mancato tracciamento: «I test implicano un costo, così governi e agenzie scelgono di ridurre i costi: ti vaccino ma non ti seguo».