Il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive al Sacco di Milano, intervistato stamane dai microfoni di Mattino 5, su Canale 5. Stefano Vecchi mostra al dottor Galli il titolo di oggi de Il Giornale: ‘I no vax fanno tornare la mascherina’, e il camice bianco ha commentato: “E’ un titolo abbastanza crudo ma descrive una situazione, è evidente che l’attuale ripresa epidemica è legata esclusivamente a coloro che non sono vaccinati, come quelli che non possono, come i bambini, o che non sono vaccinati perchè non vogliono e questo per gli adulti che sono responsabili di quel che fanno è un fatto rilevante e grave in termini epidemiologici”.



Sul green pass con il tampone, Galli ha aggiunto: “Un conto è che avere il tampone nel momento in cui vai a fare determinate cose, un conto è essere completamente proni al fatto che il virus ti infetti: il virus se ne infischia del tampone, che può essere negativo oggi ma positivo domani. Ciò che interessa oggi è evitare la circolazione del virus e questa non la eviti con i tamponi reiterati: ti va bene fino a che non ti infetti e in quel momento vai a fare una cosa in cui potresti non essere pericoloso, dico potresti perchè i tamponi rapidi hanno una sensibilità limitata. Una persona che ha bassa carica oggi nell’arco di un numero limitato di ore può diventare fortemente positiva. La circolazione del virus è arginata solo dalla vaccinazione, una strumentazione imperfetta”.



MASSIMO GALLI: “TAMPONARSI OGNI 24 ORE NON PRATICABILE”

E ancora: “Tamponarsi ogni 24 ore non è praticabile e poi ripeto, il tampone ti abilita alla cosa che stai andando a fare ma se rimane una fetta importante della popolazione non coperta, la diffusione del virus non l’arginiamo”.

Quindi Galli ha proseguito: “Ci sono milioni di italiani che hanno aderito alla campagna vaccinale in modo convinto, fatto per se stessi e la collettività, e che non meritino di essere costretti a restrizioni domiciliari sotto natale, così come non li meritino i commercianti. Scientificamente potrebbe funzionare un lockdown per i no vax? In parte sì, ma visto che non siamo l’Austria in quanto ha meno abitanti della Lombardia, le limitazione possiamo imporle ma applicarle e verificarle…”.