C’è sconforto nelle parole dell’infettivologo Massimo Galli quando deve commentare a “L’Aria che tira” le parole dell’avvocatessa Olga Milanese, promotrice del referendum anti-green pass. «Non ho moltissimo da dire, sono posizioni che si sono fin troppe volte sentite e che non meritano di essere a lungo dibattute. Sono opinioni che si scontrano con una realtà assai dura, che ormai si avvicina a 95mila morti soltanto nell’arco dell’ultimo anno, escludendo quelli dell’inizio, quando siamo stati presi di sorpresa. Le altre storie mi sembrano bubbole», ha dichiarato il direttore di Malattie Infettive all’ospedale Sacco di Milano. «L’argomento dei morti non è abbastanza forte? Cos’altro devo contrappore a determinate posizioni?». Secondo la Milanese ciò attesta l’incapacità del governo italiano ad affrontare la situazione e quella delle misure adottate.



«Mi viene un po’ da ridere. Purtroppo, sottolinea la grande difficoltà dell’intero mondo ad affrontare una situazione come questa. Non so se n’è accorta, ma abbiamo una pandemia di portata mondiale che ha fatto sì che non ci fosse da parte di tutti i governi una capacità di reale di contenimento», la replica di Massimo Galli su La7.



GALLI VS VAIA “SCIVOLONE PESANTE”

«Sa quanti casi mettono in crisi la possibilità di un tracciamento reale? Ne bastano mille anche in un Paese organizzato», ha proseguito l’infettivologo. Poi si è fatto polemico: «Se sapevo di dover cadere in una situazione come questa, che dà spolvero a posizioni che è meglio che abbiano poco spolvero, facevo a meno di venire». Ma Massimo Galli si è scagliato anche contro Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani, secondo cui i bambini non vanno vaccinati perché non si ammalano. «Secondo me ha preso uno scivolone piuttosto pesante, forse anche parlando di un argomento su cui non è particolarmente addentro. Questa cosa non sta in piedi. Abbiate pazienza, finché il virus circola non sparirà mai e i bambini sono un grande polmone per il virus. E poi anche tra i bambini anche qualche problema clinico c’è, per cui proteggiamo loro e la società». Quindi ha rilanciato: «Ha clamorosamente sbagliato, forse per insufficienza di dati».



GALLI “POLITICA ORRENDA…”

Ma il professor Massimo Galli si è espresso criticamente anche riguardo il no all’ingresso negli Stati Uniti ai vaccinati con AstraZeneca per fare un ragionamento più ampio. «Vi siete resi conto che la politica si sta dimostrando orrenda nelle sue capacità di interdizione reciproca? Le persone che si sono vaccinate in Cina sono ignorate da noi, così come a San Marino per lo Sputnik. Ci vuole una moratoria e uno sforzo di intelligenza da parte dei governi del mondo e delle agenzie, che riconoscano coloro che sono stati vaccinati in quanto sono presumibilmente vaccinati». Peraltro, dovrebbero approfondire anche il tema della durata dell’immunità: «Si prenda in considerazione il sierologico per casi particolari».