E’ tutt’altro che finito l’incubo covid in Italia, ed è tutta colpa della Variante Delta, che secondo Massimo Galli, direttore malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, “Ci darà una triste ripassata – le sue parole rilasciate stamane durante la puntata del programma di RaiTre Agorà Estate – continuando a far finta che i problemi non esistano, vorrei ricordare quanto è successo l’anno scorso. L‘anno scorso si diceva che non c’era problema e che in estate il virus era andato in letargo o addirittura che era morto. Ebbene dal primo settembre a oggi abbiamo avuto 93 mila morti. Ciò non accadrà quest’anno, perché abbiamo il vaccino e molte persone si sono vaccinate ma sarebbe meglio evitare che il Paese non si possa muovere per incapacità di essere lungimirante e rapido negli interventi. Alla politica e ai politicanti dico che a forza di litigare e contrapporsi per procurarsi qualche consenso in più da parte dell’elettorato noi possiamo trovarci a breve in guai molto maggiori”.



Massimo Galli è intervenuto anche sul dibattito sulla vaccinazione, e rispondendo in maniera implicita al leader della Lega Salvini, d’accordo sulla vaccinazione agli over 40, un po’ meno ai giovani, ha spiegato: “Finché il virus circola negli under 40 non ne usciamo. In quasi tutte le rianimazioni del Paese ci sono oggi pazienti under 40 ricoverati, questo perché su grandi numeri trovi persone con caratteristiche genetiche, fisiche e storia personale di altre malattie, che rischiano se contagiate di sviluppare una malattia grave. Da quando ci sono i vaccini le persone muoiono di meno dobbiamo usarli senza se e senza ma”.



MASSIMO GALLI: “IL GENIALE PREMIER INGLESE…”

Le stesse parole erano state rilasciate da Galli ieri sera, in occasione del collegamento con Stasera Italia: Salvini? Non so su quali presupposti scientifici parlino questi politici – aveva precisato il medico del Sacco – il virus sta circolando su persone non vaccinate che hanno meno di quarant’anni. La variante Delta è in grado di infettare in maniera molto efficace anche giovani e bambini, che sono le persone che hanno più contatti. I dati sono in crescita e bisogna stare attenti”.

Secondo il professore c’è il rischio che l’Italia segua la sciagurata mossa dell’Inghilterra che due giorni fa ha riaperto tutto nonostante 50mila casi di covid al giorno: “Il geniale premier inglese sta riaprendo con decine di migliaia di infezioni documentate, ho paura che si stia seguendo questo tipo di linea ma se il virus circola, non va bene per nessuno”.