Massimo Galli è stato interpellato nella puntata di L’aria che tira andata in onda martedì 23 novembre per trattare del complesso tema relativo al vaccino contro il Covid-19 in gravidanza: “Troppi medici sono ancora ostili”, ha denunciato l’infettivologo. Il programma di La 7, infatti, ha dato voce a Salvatore, marito di Antonietta, morta ad agosto scorso a 26 anni insieme alla bimba che portava in grembo dopo avere contratto il virus ed essere stata ricoverata in terapia intensiva. In quel periodo non c’era ancora molta chiarezza in merito alla sicurezza della somministrazione dei sieri alle donne in stato interessante, tanto che la ragazza non si era ancora vaccinata.



Una circolare emessa il 4 agosto dal Ministero della Salute, in tal senso, dichiarava che “la vaccinazione contro il Covid-19 non è controindicata in gravidanza”. Al tempo stesso, però, “qualora, dopo la valutazione medica, si fosse deciso di rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza sarebbe potuto essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione”. La situazione è cambiata il 24 settembre, quando una nuova circolare “raccomanda la vaccinazione contro il Covid-19 con i vaccini a mRNA alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre”. Nel primo trimestre, invece, “la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo una valutazione dei potenziali rischi e dei potenziali benefici”.

Galli: “Vaccino in gravidanza? Troppi medici ostili”. Il parere del medico

“La diffusione della prima circolare non è stata una brillante idea, ha avuto un impatto negativo su numerosi medici”. Così Massimo Galli si è espresso in merito al tema della gestione del vaccino contro il Covid-19 in gravidanza nel corso della puntata di L’aria che tira. “In troppi sono rimasti legati al discorso della gravidanza come periodo senza vaccinazioni, che è un’assoluta stortura e una sciocchezza”.

I benefici legati alle vaccinazioni in gravidanza, piuttosto, sono evidenti. “Il terzo trimestre è particolarmente pericoloso per quanto riguarda le infezioni virali respiratorie che possono causare polmoniti, sin da molto prima della pandemia di Covid-19. È importante vaccinare le donne incinte anche contro l’influenza quando si prevede che il terzo trimestre coinciderà con il picco di quest’ultima, soprattutto se sono sovrappeso. La pandemia di influenza nel 2009 ha fatto diverse vittime nelle donne incinte obese”, ha ribadito l’esperto. Un parere che trova concorde anche Sandra Zampa, esponente del Pd nonché responsabile degli aspetti comunicativi del Ministero della Salute: “La Società Italiana di Ginecologia diffuse una propria posizione in gennaio in cui raccomandava la vaccinazione anti Covid, poi l’estensore della circolare ha scritto male il proprio parere proprio per le ragioni relative all’ostilità di alcuni medici nei confronti dei vaccini in gravidanza”, ha aggiunto.