Secondo il professor Massimo Galli, con la variante Delta in circolazione chi non è vaccinato si può infettare e non è protetto da chi il vaccino lo ha fatto. Intervenuto a Stasera Italia, la trasmissione di Rete 4 condotta da Veronica Gentili, ha spiegato: “La persuasione è l’elemento fondamentale e deve sottolineare a giovani e vecchi che con questa variante del Covid non si può sperare di non beccarsela perché si sono vaccinati gli altri. Anche se gli altri si vaccinano la circolazione del virus rimane tale per cui se non sei vaccinato te la puoi prendere“.



Il professore di Malattie Infettive nell’Università di Milano ha aggiunto: “Siamo in una situazione in cui la variante va a spasso nonostante il vaccino ed era certo che diventasse prevalente. Però, con il vaccino, ammazza quasi solo i non vaccinati. L’imposizione per obbligo del vaccino diventa estremamente difficile da ottenere in una situazione come la nostra dove molti politici schiacciano l’occhio ai no vax“.

Galli e i vaccinati che non proteggono dalla variante Delta, la terza dose non lo convince

Oltre alla variante Delta che può infettare chi non è vaccinato, Galli ha detto che la terza dose di vaccino per contrastarla non lo convince: “Mi verrebbe da dire, alla milanese, un po’ piano e un po’ adagio. Non basta vaccinare e dire siamo a posto, come fa qualche esponente della sanità pubblica. Quando si parla di terza dose, bisogna farlo con la testa. Se deve essere una campagna di massa per rassicurare tutti, magari anche comprensiva di qualche effetto collaterale in più che potremmo evitare, non va tanto bene”.

“Premesso che io vaccinerei tutti e vaccinerei molto e ancora più di molto, è però importante sapere se il vaccino ha preso – aggiunge Galli. – Purtroppo in un certo numero di persone il vaccino non prende, come nel caso di quelle più a rischio. Allora bisogna sapere quali sono le persone in cui non prende, soprattutto quelle a maggior rischio. In ogni caso il vaccino non ci darà una quarta ondata al livello delle precedenti, ma è pur sempre un vaccino sviluppato su ciò che era successo a Wuhan  e lavora meno con le varianti. Ci sono vari problemi: cosa si fa con quelli che hanno fatto il monouso Johnson & Johnson?”