Il professor Massimo Galli s’infuria con l’eurodeputata Francesca Donato in merito ai vaccini anti Covid. «La discriminazione tra vaccinati e non vaccinati è infondata dal punto di vista scientifico. Non esiste la possibilità di sostenere una presunzione assoluta di infettività per non vaccinati né di non infettività per i vaccinati», aveva esordito l’ex onorevole della Lega ad Accordi & Disaccordi. La sua proposta è tamponi per tutti ogni 48 ore, perché «non si può pensare che i vaccinati non siano essi stessi veicoli di contagio». Questo perché a detta sua i vaccini non riescono a fermare la circolazione del coronavirus: «Fare una discriminazione imponendo ai non vaccinati di fare i tamponi e dando un via libera ai vaccinati, che li fa ritenere immuni e immortali, è controproducente per raggiungere l’obiettivo. Andrebbe bene se il vaccino fosse tradizionale che dà una immunità sterilizzante».
A questo punto l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano si arrabbiato arrivando a urlare contro Francesca Donato. «Non dica sciocchezze! Ma cosa mi parla di immunità sterilizzante da parte di un vaccino? Ma quale vaccino al mondo lo dà? Non potete dire queste cose avendo imparato una lezioncina, non si possono sentire queste cose».
GALLI VS DONATO “NON VOLEVO ARRABBIARMI MA…”
«Tutto il discorso di prima non sta né in cielo né in terra. Se vuole glielo dimostro. Mi dispiace, non volevo arrabbiarmi, ma non posso sentire dire certe cose», ha urlato Massimo Galli su Nove. Poi ha abbassato i toni e spiegato che l’efficacia della gran parte dei vaccini che si somministrano frequentemente è inferiore a quella dei sieri anti Covid. «Questa immunità sterilizzante non esiste!», ha proseguito. Francesca Donato si è allora giustificata: «Ho letto delle riviste scientifiche che usano questo termine, immunità neutralizzante». Galli le ha quindi spiegato che si tratta di un’altra cosa. «Quanti sono i virus nei confronti dei quali ha una guarigione senza possibilità ulteriore di potersi infettare? Alcuni, ma non tutti. Il vaccino anti morbillo dà una ragionevole protezione per tutto l’arco vitale. Si può dire lo stesso per la rosolia, quello della pertosse va ripetuto. Potrei fare un elenco… Evidentemente la sua lettura è approssimativa e sottende la mancata conoscenza delle questioni di fondo».
TERZA DOSE E GUARITI
Dunque, siccome i vaccini nel tempo non mantengono pienamente la loro efficacia, si è arrivati a discutere di una terza dose. E questo non deve sorprendere secondo Massimo Galli, perché «la durata della risposta si misura nel tempo, è difficile chiederlo prima, senza contare una variabilità personale. Le certezze vengono dall’osservazione diretta». Ma una cosa gliel’ha riconosciuta: «L’onorevole Donato una cosa giusta l’ha detta: i guariti in larga misura non hanno necessità di essere vaccinati per un lungo periodo. Hanno una probabilità di reinfettarsi nell’arco di nove mesi pari a circa il 3 per mille, hanno forse una minore efficienza di infettarsi e trasmetterla di nuovo rispetto ai vaccinati che pure hanno molti meno rischi dei non vaccinati».