Adriano Galliani torna sull’emergenza Coronavirus e sull’eventualità di chiudere i campionati: l’Amministratore Delegato del Monza aveva già parlato della sosta forzata e si era fatto sentire riguardo la possibile cancellazione della stagione, specificando subito che la sua società avrebbe nel caso fatto ricorso. Del resto il Monza sta dominando il girone A di Serie C, ormai la promozione nel campionato cadetto è solo una formalità e sarebbe davvero una beffa se il Coronavirus dovesse realmente congelare le posizioni per ripartire dalla prossima stagione come se nulla fosse successo. Galliani è intervenuto a Radio Capital e non ha ribadito il concetto, o meglio lo ha fatto ma dicendo che secondo lui terminare il 2019-2020 entro il 31 luglio sarà impossibile. Lo ha detto la Uefa nel suo piano per portare a termine anche le coppe europee, ma il dirigente ci crede poco.



“Non sono innamorato dell’anno solare” ha detto Galliani nel suo intervento in radio, aggiungendo però che le condizioni per chiudere il campionato in estate non ci sono (come del resto aveva già detto qualche tempo fa). In Serie C mancano ancora 11 partite, ha fatto notare l’Amministratore Delegato del Monza, che facendo un piccolo calcolo ha sottolineato come il periodo di sosta sia stato davvero lungo e, visto che si prospetta una partita ogni tre giorni, dal momento in cui riprenderanno gli allenamenti individuali (sempre che venga dato l’ok nei tempi prospettati, cioè inizio maggio) serviranno almeno quattro o cinque settimane per riprendere a giocare a calcio in maniera concreta e ufficiale. Questo ovviamente per il rischio degli infortuni; dunque, secondo Galliani, si arriverebbe a luglio e agosto; “sarebbe stato più semplice far slittare la chiusura della stagione il 31 dicembre”.



Galliani ha poi posto un altro problema, vale a dire quello delle date diverse che ogni Paese avrà: in Germania infatti la Bundesliga potrebbe riaprire i battenti il 9 maggio, in Italia allora avremmo appena ripreso gli allenamenti. “E’ impossibile armonizzare se non si dà più tempo”, ed è in effetti un punto abbastanza interessante. Dunque, la proposta del dirigente (almeno come pensiero personale) è quella di spostare gli Europei a novembre/dicembre, “un anno prima dei Mondiali”. Galliani ha poi affermato che nessuno potrà contestare se i campionati termineranno a ottobre o novembre; non sa ancora quello che succederà (del resto al momento non lo sa nessuno), ma “la vedo difficile che i campionati si concludano a luglio come dice la Uefa”. E allora, staremo a vedere…

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