Gallo cedrone, film su Rete 4 diretto da Carlo Verdone
Domenica 8 settembre, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 14:30, verrà trasmessa la commedia italiana dal titolo Gallo cedrone, prodotta nel 1998 dalla Checchi Gori Group e diretta ed interpretata da Carlo Verdone. Soggetto e sceneggiatura sono di Leonardo Benvenuti, Piero de Bernardi, Pasquale Plastino e dello stesso Verdone. Plastino è stato lo sceneggiatore presente in tutti i film di Verdone a partire dagli anni ’90, da Sono pazzo di Iris Blond fino alla recente serie Vita da Carlo.
La colonna sonora è di Fabio Liberatori, fidato compositore di Verdone che lavora con lui fin dagli esordi avendo scritto musiche per Borotalco, Acqua e Sapone, Viaggi di nozze e molti altri, oltre a essere stato un tastierista di rilievo per grandi musicisti come Lucio Dalla.
Nel cast ci sono anche Regina Orioli, Ines Nobili, Paolo Triestino, Enrica Rosso e Stefano Ambrogi.
La trama del film Gallo cedrone: un uomo rapito di cui nessuno sente la mancanza
In Gallo cedrone, durante il proprio turno di lavoro, Armando Feroci, un volontario della Croce Rossa Italiana in un paese arabo, viene rapito e condannato a morte da un gruppo di integralisti islamici. Con il passare dei giorni, la sua scomparsa diventa un caso nazionale coinvolgendo tutti i media e la mobilitazione politica. Inizia così il racconto della sua vita prima della scomparsa.
Non mancano le testimonianze dei conoscenti che intervistati per strada non risultano angosciati, anzi lo descrivono come un uomo immaturo e molesto con le ragazze. Anche la sua stessa ex moglie racconta del divorzio causato da uno sciocco scherzo che le ha causato un aborto spontaneo e di diverse vicende che lo mettono sotto una luce ridicola, quasi al limite del grottesco.
Una storia in particolare riguarda l’incontro con una donna di nome Martina, la quale è cieca ma lui se ne innamora e decide di portarla con sé in giro per l’Italia. Durante il loro viaggio si fermano in Veneto dove convince Martina a partecipare ad una gara di streap-tease per guadagnare soldi. Nonostante la sua vincita, i soldi ben presto finiscono e Armando rendendosi conto della situazione ormai precaria, decide di realizzare il più grande sogno di Martina: guidare la macchina.
Armando viene investito e portato in ospedale in coma per un lungo periodo ed in seguito alla sua ripresa decide di diventare membro volontario della Croce Rossa Italiana partendo per l’Africa. La narrazione della sua vita si conclude con la sua partenza e nella parte finale del film si torna al suo rapimento e successivo scagionamento, da parte del console italiano. Solo alla fine del si scoprirà il motivo del suo rapimento da parte degli integralisti arabi…