In attesa della decisiva giornata di domani con l’avvio dei prestiti e finanziamenti presso le banche di imprese e partite Iva (specie per il settore “piccolo” con erogazioni massimo a 25mila euro per ogni prestito), interviene ancora una volta il presidente di Abi Antonio Patuelli per fare chiarezza sulle modalità: «Se l’imprenditore porta le carte che il decreto legge impone e completa la domanda, in una giornata si ottengono i massimo 25.000 euro di liquidità garantita al 100% dallo Stato», spiega il n.1 dell’Associazione Bancaria Italiana. Il rischio di un “nuovo” 1 aprile dell’Inps potrebbe essere dietro l’angolo ed è Patuelli a confermarlo «Se non si rompono i computer (abbiamo già visto con l’Inps che si sono bloccati perché quando si immettono tante domande anche i computer più grossi nazionali possono avere dei problemi) e se non ci sono intoppi, l’operazione è studiata per ottenerli in una giornata».
Per quanto riguarda invece i prestiti e finanziamenti sopra i 25mila euro previsti dalle norme del nuovo Decreto Liquidità Imprese, conclude Patuelli «ci sono documenti da fornire, delibere da assumere perché la garanzia dello Stato non è al 100% e la Sace non ha ancora, speriamo lo faccia presto, fornito la piattaforma informatica e i codici per inviare le domande di garanzia. Confidiamo che Sace ce la dia nei prossimi giorni». Nel frattempo ad impressionare e rendere sempre più urgente l’intervento in aiuto delle imprese si aggiunge la denuncia di Confindustria: «chiuse o semichiuse il 70% delle imprese italiane. Fermo il 43% dei dipendenti, con un sondaggio su 4mila imprese che vede il 78% dei lavoratori e imprenditori del tutto scoraggiati». (agg. di Niccolò Magnani)
ALLARME PER “L’ASSALTO” ALLE BANCHE
C’è preoccupazione in vista dell’apertura di lunedì degli sportelli delle banche per l’erogazione dei finanziamenti predisposti dal Decreto imprese. I sindacati temono infatti tensioni, per questo si sono rivolti al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese la quale ha assicurato «massima attenzione» allertando tutti i prefetti. Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria, ha parlato di una situazione di «grande complessità» per quanto riguarda il lavoro dietro gli sportelli. Gli adempimenti per il settore sono un cataclisma. «Lo Stato anziché provvedere direttamente con le proprie strutture ha deciso di farlo con quelle bancarie».
I sindacati attraverso i segretari generali Lando Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First-Cisl), Giuliano Calcagni (Fisac-Cgil), Massimo Masi (Uilca-Uil) ed Emilio Contrasto (Unisin) hanno scritto al ministro spiegando che la situazione «potrebbe generare tensione fra i clienti che si recheranno nelle filiali e i bancari, sfociando in fenomeni di violenza che già sono stati registrati, a danno delle lavoratrici e dei lavoratori bancari, in queste ultime settimane». Hanno spiegato infatti che «alcune banche non sono ancora pronte, poiché non hanno predisposto le circolari interne né hanno modificato le procedure per poter accogliere le richieste da parte della clientela». (agg. di Silvana Palazzo)
GARANZIA SUI FINANZIAMENTI BANCARI, COME OTTENERLA
Da ieri, venerdì 17 aprile, il Portale del Fondo di Garanzia Pmi inizia a consentire l’inserimento da parte delle banche delle richieste di garanzia sui finanziamenti bancari fino a 25mila euro. Tra lunedì 20 e martedì 21 aprile ci si aspetta la prima ondata di richieste, secondo quanto riferisce anche Il Sole 24 Ore. In base al decreto liquidità emanato dal governo Conte, per i cosiddetti “mini prestiti” la garanzia statale del 100% è automatica e senza valutazione del Fondo.
Il primo passo tuttavia è ottenere il prestito dalle banche, che non sono vincolate a concederlo e che possono comunque effettuare la loro istruttoria. Il prestito può arrivare a 25mila euro ma sempre entro il limite del 25% dei ricavi. Vediamo dunque cosa si deve fare per la compilazione del modulo necessaria per ottenere la garanzia sui finanziamenti.
Il modulo per fare domanda, con la richiesta della garanzia statale, è scaricabile dal sito www.fondidigaranzia.it. Deve essere compilato e inviato alla banca attraverso una semplice e-mail con allegato un documento di riconoscimento in corso di validità. Per accedere a questo finanziamento non è necessario essere correntisti della banca o aprire un conto corrente ad hoc presso l’istituto al quale ci si rivolge.
GARANZIA SUI FINANZIAMENTI BANCARI: LE VOCI PREVISTE
Nella compilazione, dopo aver inserito i dati anagrafici dell’impresa o della persona fisica beneficiaria, andrà specificato che il soggetto beneficiario non è destinatario di provvedimenti giudiziari e che non è incorso in esclusioni dettate dal codice dei contratti pubblici.
Bisognerà accettare il diritto del Fondo centrale di rivalersi sul beneficiario nel caso questi non rimborsi il prestito alle banche e specificare la propria classe dimensionale in base ai parametri della raccomandazione della commissione Ue 2003/361 (le garanzie vanno ad imprese fino a 499 dipendenti); andranno dettagliati gli aiuti di Stato di cui si è eventualmente già beneficiato e l’amministrazione che li ha concessi. La garanzia sui finanziamenti bancari, come visto, si applica a prestiti fino a 25mila euro, comunque entro il 25% dei ricavi del beneficiario.
Il prestito pieno di 25mila euro si può ottenere dunque solo se si ha un fatturato pari ad almeno 100mila euro. Nel modulo andranno riportati i dati relativi ai ricavi dell’ultimo esercizio contabile, come da ultimo bilancio depositato o da ultima dichiarazione fiscale presentata. Per soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019, invece, per attestare i ricavi basterà un’autocertificazione oppure altra documentazione idonea allo scopo.
GARANZIA SUI FINANZIAMENTI BANCARI: FINALITÀ, EROGAZIONE, CONTROLLI E SANZIONI
Si deve anche compilare la voce relativa al codice Ateco dell’attività economica interessata dal finanziamento e quella in cui si attesta che si sono subiti danni economici legati all’emergenza Coronavirus, elencando le finalità per le quali il prestito da garantire viene richiesto (ad esempio acquisto scorte, fido a breve per anticipo fatture o semplicemente liquidità).
Bisogna poi dare l’assenso a controlli, accertamenti documentali e ispezioni in loco presso le proprie sedi che il gestore del Fondo (gruppo di banche guidato da Mediocredito centrale) dovesse ritenere necessari ed è disciplinato il caso di revoche totali o parziali delle agevolazioni. Per indebita fruizione si richiamano le sanzioni previste dal Dlgs 123 del 1998: da due a quattro volte l’importo dell’intervento.
La banca provvederà quindi a inserire i dati per la richiesta sul portale del Fondo, il quale darà riscontro della presa in carico della pratica. A quel punto la banca potrà procedere all’erogazione del finanziamento senza attendere l’ammissione della domanda al Fondo. In teoria l’erogazione dovrebbe essere immediata, ma lo scopriremo prossimamente.